15mila volontari AIRC hanno colorato d’arancio 2.700 piazze e oltre 600 scuole con ‘Le Arance della Salute’ per raccogliere nuove risorse da destinare al lavoro di circa 5.000 ricercatori e per promuovere l’importanza dei corretti stili di vita nel prevenire il rischio di cancro. Sabato 28 gennaio l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ha […]
15mila volontari AIRC hanno colorato d’arancio 2.700 piazze e oltre 600 scuole con ‘Le Arance della Salute’ per raccogliere nuove risorse da destinare al lavoro di circa 5.000 ricercatori e per promuovere l’importanza dei corretti stili di vita nel prevenire il rischio di cancro. Sabato 28 gennaio l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ha aperto ufficialmente il nuovo anno di raccolta fondi insieme ai suoi 15mila volontari impegnati in oltre 2.700 piazze per distribuire le “Arance della Salute”, simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle loro straordinarie proprietà. Si tratta infatti di arance rosse di Sicilia, che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Con una donazione di 9 euro è stato dunque possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance e una Guida con preziose informazioni per la selezione dei cibi da portare in tavola e per una lettura consapevole delle etichette alimentari.
Secondo l’American Institute for Cancer Research tre tumori su dieci sono prevenibili con una sana alimentazione. Il cibo che consumiamo rimane uno dei fattori di rischio più importanti, dopo il fumo e prima della sedentarietà. Non tutti i tumori però sono ugualmente sensibili agli effetti del cibo, come dimostrato dallo studio EPIC, realizzato grazie anche al contributo di AIRC, che ha permesso di osservare per oltre vent’anni le abitudini alimentari dei cittadini europei. I risultati di EPIC confermano che esofago, stomaco e intestino – gli organi più direttamente a contatto con il cibo che ingeriamo – sono quelli sui quali una sana alimentazione esercita il maggior effetto preventivo contro il cancro. La sana alimentazione però da sola non basta. È altrettanto importante l’esercizio fisico regolare che, come dimostrato da numerose ricerche, diminuisce del 20-40% il rischio di tumore al colon, all’endometrio e del polmone, oltre a contribuire alla prevenzione del cancro al seno. I protagonisti dell’immagine della campagna sono la campionessa Margherita Granbassi, nella doppia veste di volontaria e ambasciatrice dell’Associazione, e Benedetto Grimaldi, scienziato della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, in rappresentanza dei 5.000 ricercatori AIRC. Grimaldi guida un laboratorio di medicina molecolare per l’identificazione e lo sviluppo di innovativi ‘cronofarmaci’ che agiscano sull’orologio biologico delle cellule: «Le nostre cellule sono dotate di un orologio interno che dà il giusto ritmo a molteplici processi fisiologici. Nel corso del progetto sostenuto da AIRC abbiamo osservato che nei tumori questo orologio ha un funzionamento difettoso e in alcuni casi può addirittura impazzire. Siamo, inoltre, riusciti a dimostrare che è possibile intervenire sugli ingranaggi di tale orologio con specifiche molecole, da noi brevettate, per spostare ‘le lancette’ delle cellule malate alla ‘giusta ora’, favorendo così la morte delle cellule tumorali. Questo ci consentirà di mettere a punto nuovi farmaci per il miglioramento della cura di vari tumori, come il cancro che colpisce fegato, pancreas, prostata e mammella».