«Aiop si è già attivata per assicurare il supporto necessario a chi sta fuggendo dalla guerra, garantendo prestazioni sanitarie come vaccini, tamponi, visite mediche e assistenza specialistica e complessa» spiega la presidente Aiop Barbara Cittadini
«La disponibilità espressa a Bruxelles dal ministro della Salute, Roberto Speranza, ad ospitare e assistere i rifugiati ucraini è pienamente condivisa da Aiop, che si è già attivata per assicurare il supporto necessario a chi sta fuggendo dalla guerra, garantendo prestazioni sanitarie come vaccini, tamponi, visite mediche e assistenza specialistica e complessa». È quanto dichiara Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, in merito alla riunione dei ministri della Salute Ue.
«Grazie alle misure introdotte con il decreto legge ‘Ucraina’ per contrastare gli effetti economici e umanitari del conflitto in atto – aggiunge – oltre a salvaguardare la sanità, intesa come uno degli assetti strategici del Paese, attraverso l’adozione di nuovi poteri speciali, si prevede un finanziamento aggiuntivo straordinario alle Regioni proprio per favorire l’assistenza sanitaria ai profughi. Il decreto, inoltre, riconosce le qualifiche professionali dei sanitari ucraini e per questo le strutture associate ad Aiop, che sono presenti in modo capillare sull’intero territorio italiano, sono pronte ad assumere i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che provengono dall’Ucraina».
La Cittadini ricorda che Aiop ha già «avviato numerose iniziative, come ad esempio il sostegno all’attività della Croce Rossa e il trasporto di farmaci e presidi medici nei territori di confine agli scenari di guerra. Come componente di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale continuiamo a impegnarci con grande determinazione, per offrire un contributo valido e qualificato anche in questa drammatica crisi umanitaria. Siamo orgogliosi del nostro SSN, che, con il Dpcm firmato dal premier Mario Draghi permetterà ai profughi ucraini di ricevere la necessaria assistenza» conclude.