«È utile ricordare che le disposizioni contenute nel decreto legge “Cura Italia” del 17/03/2020, nell’articolo 4 bis riguardanti l’attività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, sono prorogate al 30 giugno 2022. La legge di bilancio infatti copre completamente i costi del servizio USCA fino al 30/06/2022, come si può evincere dall’Atto 3424 della Camera, all’articolo […]
«È utile ricordare che le disposizioni contenute nel decreto legge “Cura Italia” del 17/03/2020, nell’articolo 4 bis riguardanti l’attività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, sono prorogate al 30 giugno 2022. La legge di bilancio infatti copre completamente i costi del servizio USCA fino al 30/06/2022, come si può evincere dall’Atto 3424 della Camera, all’articolo 1 comma 295 e dall’allegato 7; e questo è previsto indipendentemente dalla fine dello stato d’emergenza prevista per il 31/03/2022». Esordiscono così, in una nota, Vito De Filippo, Coordinatore rete sanita e regioni PD, e Stefano Manai, Coordinatore organizzativo consulte sanita regionali PD, che chiedono di «mettere in atto le procedure necessarie per prorogare i contratti dei professionisti sanitari impiegati nella gestione dell’emergenza fino al 30 giugno 2022. Sarebbe un atto doveroso ed un riconoscimento dovuto a chi si è speso in momenti di grande emergenza e difficoltà».
«Successivamente a questa data invece, le USCA verranno integrate dalla presenza infermieristica e convertite nelle Unità di Continuità Assistenziali delineate dal DM 71 e dalla legge 234 del 30/12/2021. Per garantire quindi continuità tra la conclusione naturale del progetto USCA e la riorganizzazione dello stesso con l’avvio delle equipe denominate “UCA”, occorre vigilare affinchè il servizio venga prorogato e garantito dalle Regioni anche nel periodo intercorrente tra il 30/03/2022 ed il 30/06/2022» concludono.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato