«L’Ospedalità privata è pronta a dare il proprio contributo per facilitare la somministrazione del vaccino sui territori, operando nel pieno rispetto di quanto previsto dal Piano nazionale vaccini anti Covid-19» spiega la Presidente Aiop Barbara Cittadini
L’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) è, ancora una volta, a disposizione del Governo, in quanto componente di diritto privato del Ssn, con le sue strutture associate per la campagna vaccinale. L’obiettivo comune è quello di incrementare le somministrazioni giornaliere del vaccino a beneficio dei cittadini.
«L’Aiop è già impegnata nella lotta alla diffusione della pandemia da Covid-19, contribuendo con le sue 72mila unità del personale, tra i quali 12mila medici, 28mila infermieri e tecnici e 32mila operatori di supporto. Sin dall’inizio della pandemia e nelle fasi emergenziali, tutte le nostre strutture sanitarie, con grande serietà, in quanto componente di diritto privato del Ssn, hanno dato un pieno e deciso contributo nell’ambito dei Piani di Emergenza predisposti dalle singole Regioni, in base alla programmazione effettuata da queste ultime, a seconda delle specifiche esigenze territoriali, per la gestione dei pazienti Covid e per assicurare la continuità delle cure ed assistenza a tutti quei pazienti non-Covid» dichiara in una nota Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop, in merito all’impegno delle strutture associate di essere a disposizione, su tutto il territorio nazionale, per la somministrazione del vaccino anti Covid-19.
«Le strutture associate hanno agito, con senso di responsabilità, per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini, al fine di garantire sicurezza ed efficienza nell’erogazione delle prestazioni – continua Cittadini -. In tal senso, siamo fieri di poter garantire, ancora una volta, la nostra disponibilità anche, in questa fase, per la campagna vaccinale, perché a nostro avviso è importante favorire una maggiore sinergia tra la componente di diritto pubblico e quella di diritto privato del Servizio sanitario nazionale, tramite gli opportuni accordi con le nostre Sedi regionali. Siamo pronti a dare il nostro contributo per facilitare la somministrazione del vaccino sui territori, operando nel pieno rispetto di quanto previsto dal Piano nazionale vaccini anti Covid-19 e seguendo, scrupolosamente, le indicazioni relative alla necessità di dare priorità a specifiche categorie. Il nostro è un dovere deontologico oltre che etico, a tutela di un Paese che ha la necessità di ripartire quanto prima, anche, dal punto di vista economico».