Contributi e Opinioni 12 Novembre 2018 18:05

Vaccini, Walter Ricciardi (ISS): «Obbligo sia esteso anche ai sanitari. Applicare legge su sicurezza nei luoghi di lavoro»

«È arrivato il momento di prevedere l’obbligo vaccinale anche per gli operatori sanitari». Ad affermarlo è il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi, che sottolinea come in alcuni reparti ad alto rischio sia imprescindibile il ricorso a questo strumento di prevenzione. «Per tanti anni- sostiene Ricciardi- abbiamo esercitato un’attività di persuasione e informazione, ma […]

«È arrivato il momento di prevedere l’obbligo vaccinale anche per gli operatori sanitari». Ad affermarlo è il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi, che sottolinea come in alcuni reparti ad alto rischio sia imprescindibile il ricorso a questo strumento di prevenzione.

«Per tanti anni- sostiene Ricciardi- abbiamo esercitato un’attività di persuasione e informazione, ma se non si supera il 15-20% di vaccinati è chiaro che serve l’obbligo». Ci sono esempi positivi di alcune Regioni, «come l’Emilia Romagna che si è mossa in questo senso, ma credo che ora tocchi al resto del Paese».

Secondo il presidente dell’Iss, i professionisti della Sanità e quelli della scuola «non vivono la vaccinazione come dovrebbero, cioè come obbligo morale, ma come una costrizione. Per cui non abbiamo più del 10-15% di persone che in questo settore si vaccinano. E queste sono persone che possono prendere la malattia, in media vanno in ospedale nel 40-50% dei casi e quando una persona contrae il morbillo in età avanzata è una patologia complicata e facilmente trasmissibile. Quello che si è verificato a Bari è emblematico».

Sull’obbligo, ricorda Ricciardi, «c’è già una legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che obbliga il datore di lavoro e il lavoratore ad attuare le misure per la prevenzione dei rischi, e non c’è rischio più evidenze di quello della malattia. Quindi, a legislazione vigente, non serve altro che far rispettare la legge. Se ci fosse un intervento chiarificatore da parte dei ministeri competenti – conclude Ricciardi – sarebbe un contributo importante. Se non ti vaccini contro determinate patologie non puoi lavorare in reparti ad alto rischio, dove ci sono pazienti fragili. L’ospedale deve essere un luogo di cura, non di rischio».

Articoli correlati
Covid: Iss, via a indagine nazionale sull’impatto della pandemia nelle case di riposo
Il Reparto di Promozione e Valutazione di Prevenzione delle Malattie Croniche del CNaPPS, dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, si propone di condurre un’indagine nazionale sull’impatto della pandemia da Covid-19 nelle case di riposo
di Redazione
Iss: dipendenza da Internet, ecco a chi rivolgersi. Sono 102 i centri in Italia
In Italia ci sono 102 centri che si occupano di dipendenza da Internet, il 65% dei quali si trovano al Nord. Questo è quanto si evince dalla prima mappa geolocalizzata interattiva, aggiornata dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Realizzata dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss, conta 3.667 utenti presi in carico soprattutto tra i 15 […]
Iss: repentino aumento dei contagi, ora 5 Regioni a «rischio alto»
Alla vigilia della scadenza dell'obbligo delle mascherine anche sui trasporti, i nuovi dati del monitoraggio settimanale indicano un aumento repentino dei contagi
West Nile: nuovo caso in Sardegna, emergenza in crescita
Continua a cresce l'emergenza West Nile in Italia. Ieri è stato registrato l'ottavo caso in Sardegna. La donna non è in condizioni gravi
Infezioni sessualmente trasmesse in calo: “solo” merito della pandemia? Attenzione all’estate
Nel 2020 si è registrato un calo delle diagnosi delle infezioni sessualmente trasmesse, in buona parte dovuto al minor numero di test. Ma la scarsa consapevolezza preoccupa: in Italia sono diminuiti i vaccini contro il papilloma. Squillace (infettivologo): «Indagare sul fenomeno del chemsex, ovvero l’uso di sostanze tossiche per incrementare la durata delle prestazioni sessuali fino a 24 ore consecutive: disinibiscono e alterano la percezione del rischio»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

III GIORNATA NAZIONALE PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA: Le istanze dei pazienti

Pur essendo una patologia invalidante, e con una percentuale di morte che può arrivare al 90% se non trattata, chi ne è affetto non viene ancora seguito in tutta Italia in aderenza con l...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Politica

Liste di attesa addio? La risposta del Consiglio dei Ministri in due provvedimenti

Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente, Giorgia Meloni, e del Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha approvato due provvedimenti, un decreto-legge e un disegno di legge, che i...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...