Il sindacato e la società scientifica chiedono il rispetto dei 21 giorni per la seconda dose del vaccino anti-Covid a mRNA nei pazienti oncologici
«La Cisl Medici Lazio – si legge in una nota a firma del segretario Luciano Cifaldi – esprime apprezzamento per la nota inviata a vari indirizzi istituzionali dalla società scientifica Foce per chiedere il rispetto del termine di 21 giorni per la seconda dose del vaccino anti-Covid a mRNA nei pazienti oncologici in trattamento attivo».
«I pazienti oncologici – prosegue – ricorda giustamente la società scientifica, sono estremamente vulnerabili e hanno minori probabilità rispetto alle persone sane di sviluppare una risposta anticorpale dopo la prima dose del vaccino prodotto da Pfizer (BNT162b2) e dovrebbero avere la priorità della seconda dose entro tre settimane».
«Questi pazienti, quindi, devono essere adeguatamente protetti perché la loro parziale o incompleta vaccinazione rappresenta una delle cause della persistente elevata mortalità nei contagiati registrata nel nostro Paese».
«Il sindacato – continua – come soggetto portatore di interessi collettivi, è al fianco dei colleghi che con rigore scientifico e senza inutili proclami, come in questo caso, continuano ad evidenziare reali criticità superabili con un sereno confronto».
«La Cisl Medici Lazio – conclude – nel raccogliere e condividere questa proposta fa appello all’Assessore alla Salute del Lazio Alessio D’Amato affinché nell’ambito delle proprie prerogative si faccia promotore di una concreta iniziativa politica in questo senso».
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