«Una sospensione dei brevetti, che sia limitata nel tempo e che riconosca un equo contributo ai cedenti, non rappresenterebbe infatti un disincentivo per chi produce» sottolinea l’europarlamentare della Lega
«Se una riflessione sulla liberalizzazione dei diritti di proprietà intellettuale è senz’altro opportuna, bisogna però avviare anche altre azioni come un aumento della capacità di produzione dei vaccini in Europa e il maggior sostegno possibile alla ricerca, anche in considerazione delle varianti. Il Covid non sarà sconfitto del tutto se non sarà sconfitto ovunque, in una strategia comune che sia armonica e giusta». Così l‘europarlamentare della Lega e membro della Commissione per la Sanità pubblica Luisa Regimenti, in merito al dibattito sulla liberalizzazione dei brevetti di produzione dei vaccini, tema emerso anche al Global Health Summit di Roma.
«In un contesto di crisi sanitaria senza precedenti – sottolinea Regimenti – una temporanea condivisione delle tecnologie brevettate oltre che delle conoscenze, dei dati e delle risorse può contribuire a raggiungere la sicurezza sanitaria globale. Una sospensione dei brevetti, che sia limitata nel tempo e che riconosca un equo contributo ai cedenti, non rappresenterebbe infatti un disincentivo per chi produce. Allo stesso tempo affinché si possano garantire pienamente la sicurezza e la capacità produttiva sarà fondamentale concentrarsi su piani europei e nazionali di produzione».