Contributi e Opinioni 29 Settembre 2020 15:01

Medicina Generale: via libera ai medici in convenzione che si vogliono iscrivere al corso

Francesco Esposito segretario Fismu: «Fatta giustizia. la battaglia, anche di Fismu, accolta dal ministero della salute. Nessuno deve dimettersi»

Dopo una dura battaglia condotta da Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-FISMU e anche grazie a un appello al ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri, con una circolare è intervenuto lo stesso ministero contro l’applicazione distorsiva del decreto Calabria a danno dei medici che vogliono iscriversi al corso di formazione specifica in medicina generale, pur operando già in convenzione, ma senza borsa e con una riduzione di orario.

«Fatta giustizia, ne hanno diritto» ha dichiarato il segretario nazionale di FISMU, Francesco Esposito, che ha «ringraziato molto il ministro Speranza e il ministero per la positiva e immediata soluzione del problema che oltre a generare malessere e rabbia tra molti giovani colleghi, avrebbe portato a un significativo contenzioso giudiziario».

FISMU nella ultima lettera inviata alle istituzioni pubbliche ricordava appunto «che ai sensi dell’art. 12 comma 3 del d.l. n. 35/2019 ( c.d. decreto Calabria) si contemplava una ipotesi in deroga alle normali procedure per l’accesso al corso di formazione in medicina generale, avendo cura di precisare che la frequenza deve intendersi senza borsa di studio e non riferendo di alcuna altra condizione o vincolo”. Denunciando, “come in alcune regioni, peraltro contrariamente a quanto avvenuto nello scorso anno, si intendesse subordinare la frequenza del predetto Corso, senza borsa di studio, alla preventiva rinuncia ad ogni incarico convenzionale ricevuto».

«Era un orientamento inaccettabile – conclude Esposito – ed eravamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi, anche quelle giudiziarie, tanto è vero che il nostro consulente legale, Antonio Puliatti, aveva già diffidato diverse regioni dal procedere con quelle modalità discriminatorie. Nessuno si deve dimettere dall’incarico, solo ridurre l’orario di lavoro per consentire gli studi al corso di formazione specifica in medicina, che in questo caso sarà, chiaramente senza borsa. Una buona notizia per i giovani medici, anche del 118, che erano stati tra le vittime di questa malintesa interpretazione».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Sport in ricetta medica, Sbrollini (Iv): «Aiutiamo a crescere sani i giovani, SSN ne beneficerà»
La senatrice di Italia Viva ripresenterà il disegno di legge sullo sport in ricetta medica e sulle detrazioni fiscali per l’attività sportiva: «A volte, a causa di difficoltà economiche, il genitore rinuncia a mandare il figlio a fare sport perché ci sono altre priorità». Medici di medicina generale e pediatri favorevoli
Medicina generale, la denuncia di Fismu: «Riforma ancora in alto mare, manca atto di indirizzo»
Le proposte della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti alla vigilia della segreteria nazionale di sabato del sindacato
Quanto guadagnano i medici di medicina generale?
di Francesco Pazienza, segretario generale SMI Puglia
di Francesco Pazienza, segretario generale SMI Puglia
Medicina generale, Bartoletti (FIMMG) ai pazienti: «Nessuno vi liquida, a ognuno il tempo che serve»
Con il vicepresidente FIMMG Bartoletti parliamo della specializzazione in medicina generale e della gestione dei pazienti, cosa rispondere a chi sostiene che il proprio medico non ha tempo?
Medicina territoriale, Cavicchi: «DM71 è una controriforma, non si può spaccare il medico di famiglia a metà»
Il professore di Sociologia delle organizzazioni sanitarie contesta la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale in atto e mette in guardia dal rischio privatizzazione: «L’obiettivo è quello di mandare in pensione il medico di medicina generale pubblico e di sostituirlo con delle agenzie private, tremo all’idea»
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...