Ha avuto un grande successo la serata di beneficenza organizzata dall’ associazione “Casa del rifugio per le donne vittime di violenza” di Roma, che si è tenuta recentemente presso il “La Riccia Ranch“di Anguillara Sabazia. Grande la partecipazione della cittadinanza, che ha cosi risposto positivamente all’appello lanciato dall’ associazione con il patrocinio del Movimento Uniti […]
Ha avuto un grande successo la serata di beneficenza organizzata dall’ associazione “Casa del rifugio per le donne vittime di violenza” di Roma, che si è tenuta recentemente presso il “La Riccia Ranch“di Anguillara Sabazia. Grande la partecipazione della cittadinanza, che ha cosi risposto positivamente all’appello lanciato dall’ associazione con il patrocinio del Movimento Uniti per Unire e le associazioni aderenti tra cui Amsi (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia ) e le Co-mai (Le Comunità del Mondo Arabo in Italia ) per sostenere chi, quotidianamente, è impegnato a sostenere la giusta causa delle donne vittime di violenza.
Cinzia Spaccatrosi, organizzatrice dell’evento, dopo aver ringraziato tutti i presenti, ha ribadito la scopo della sua mission, che è quello di promuovere «un progetto solidale comune: la tutela verso le donne vittime di violenze» aggiungendo che l’incasso sarà interamente devoluto ad una casa rifugio di Roma. Ha poi sottolineato la riuscita dell’ iniziativa , affermando che «quanto avvenuto fa capire che si è sulla strada giusta e soprattutto che le vittime non sono sole. I ringraziamenti sono rivolti in primis a tutti i volontari che hanno dedicato il proprio tempo alla serata, alcuni di essi già dalla mattina di sabato. Sono stati veramente ‘angeli con il sorriso’, sempre presente sui loro volti, anche a serata finita».
Il Movimento Internazionale “Uniti per Unire”, ha patrocinato l’iniziativa ed ha partecipato alla cena con la presenza del suo portavoce, il giornalista e scrittore Nicola Lofoco, il quale si è augurato che «possano essere organizzate ancora in futuro altri eventi cosi importanti e positivi, dediti alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul sempre attuale problema della violenza sulle donne. L’impegno del nostro movimento, in merito, continua con dedizione grazie al suo dipartimento internazionale #DonneUnite». Per il Professor Foad Aodi Fondatore dell’AMSI e le Co-mai, che ha apprezzato molto l’iniziativa e le sue nobili finalità ,ha illustrato le statistiche e le analisi sull’ esperienza degli ambulatori Amsi per stranieri dove in 10 anni si è dimostrato che le visite più richieste sono state proprio quelle di ginecologia e ostetricia (pari al 35 per cento ) insieme a pediatria, ortopedia, pneumologia e cardiologia.
Tante donne immigrate subiscono violenze sessuali e psicologiche durate il tragitto in mare; tante di loro vengono violentate, rimangono poi incinte dei loro sfruttatori e sono utilizzate come scudi umani.
In più, esistono situazioni di violenza e ricatto psicologico nei confronti delle donne immigrate e delle prostitute, utlizzando figli e famigliari a scopo di ricatto nei paesi di origine dai complici dei trafficanti.
Foad Aodi si appella al Ministro della Sanitaà per appoggiare, sostenere e creare più centri di ascolto e di assistenza socio-sanitaria per le donne sia italiane che di origine straniera, che hanno subito violenza.