I numeri relativi alle rapine nelle farmacie italiane sono in calo, almeno per quanto riguarda gli ultimi 9 mesi. Si tratta di un decremento che però non si è verificato in maniera costante: dopo una crescita iniziale del numero di reati e fino al picco raggiunto nel 2013 con 1.256 rapine, vi è stata poi […]
I numeri relativi alle rapine nelle farmacie italiane sono in calo, almeno per quanto riguarda gli ultimi 9 mesi. Si tratta di un decremento che però non si è verificato in maniera costante: dopo una crescita iniziale del numero di reati e fino al picco raggiunto nel 2013 con 1.256 rapine, vi è stata poi un’inversione di tendenza, con un costante calo dei reati fino al valore minimo raggiunto proprio nel 2017 con 677 rapine. È quanto verificato dal Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2018, redatto, tra gli altri, dal ministero degli Interni, ABI, Ossif e Federfarma.
«Siamo soddisfatti di questi numeri – ha assicurato a Filodiretto il presidente di Federfarma Roma e vicepresidente nazionale, Vittorio Contarina – e confermo che anche a Roma le rapine a mano armata in farmacia sono diminuite. Posso dire, infatti, che anche per quanto mi riguarda, dopo essere stato preso di mira per circa 40 volte, la situazione è andata migliorando. È una buona notizia, dunque, sia per chi lavora in farmacia, che per i cittadini che non si trovano costretti a vivere un’esperienza non certo piacevole. Una contrazione, quella delle rapine, che ha sicuramente risentito favorevolmente dell’operato di Federfarma Roma e della Federfarma nazionale».
Un dato però non è da sottovalutare. E cioè, che sebbene siano calate le rapine, sono in aumento i furti notturni. «Ricordo – aggiunge Contarina – quella che ormai è stata ribattezzata la ‘banda del buco’ che svaligia le farmacie romane senza tregua. È una situazione preoccupante e non più accettabile, visto che produce danni economici non indifferenti oltre che minare la sicurezza sanitaria mettendo in circolo medicinali di cui si perde la tracciabilità. Chiediamo alle forze dell’Ordine e alle istituzioni un maggiore sforzo per essere al nostro fianco, anche in considerazione del fatto che avendo il furto una pena meno severa della rapina a mano armata, spinge queste persone a delinquere con più facilità. L’appello ai colleghi, invece, è quello di togliere l’incasso giornaliero dalle casse automatiche così da non incentivare questo tipo di furti».