È stato siglato ieri dopo svariate riunioni tenute negli ultimi giorni, l’accordo tra il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, Federfarma e le associazioni dei distributori di prodotti medicali, per far fronte alla carenza di mascherine chirurgiche sul mercato. Come riportato da Filo Diretto, l’accordo, che va ad implementare quello raggiunto precedentemente tra le parti, prevede […]
È stato siglato ieri dopo svariate riunioni tenute negli ultimi giorni, l’accordo tra il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, Federfarma e le associazioni dei distributori di prodotti medicali, per far fronte alla carenza di mascherine chirurgiche sul mercato.
Come riportato da Filo Diretto, l’accordo, che va ad implementare quello raggiunto precedentemente tra le parti, prevede che per le attività di ristoro e liquidazione, il Commissario straordinario si impegna a corrispondere a favore delle farmacie e parafarmacie, il differenziale tra i costi sostenuti da queste ultime per approvvigionarsi di mascherine chirurgiche monouso – dalla mezzanotte del 13 maggio 2020 e fino alle ore 23.59 del 30 giugno 2020 – e il prezzo di € 0,40 per singola unità, in modo da assicurare la cessione al pubblico, verso il corrispettivo di € 0,50 + IVA.
L’accordo , stabilisce poi che le associazioni dei distributori si impegnano ad assicurare, in attuazione del presente addendum al protocollo, al prezzo di 0,46 €, una quantità di mascherine chirurgiche (delle quali è stata già avviata la verifica delle certificazioni strumentali alla loro immissione in commercio sul territorio nazionale) che perverranno nelle farmacie e parafarmacie, per il tramite dei relativi distributori, secondo il seguente calendario:
– 4 milioni nella settimana 18 – 24 maggio
– 5 milioni nella settimana 25 – 31 maggio
– 20 milioni nella settimana 1 – 7 giugno
– 20 milioni con cadenza settimanale a partire dall’8 giugno.
È poi previstoche il Commissario straordinario si impegni ad integrare gli approvvigionamenti, con ulteriori mascherine chirurgiche, al prezzo di 0,38 €, che perverranno nelle farmacie nella misura di 5 milioni sia la settimana dall’11 al 17 maggio sia per quella dal 18 al 24 maggio. «Il risultato ottenuto ieri – scrive il sindacato dei titolari di farmacia – è il frutto di una costante attività svolta da Federfarma allo scopo di tutelare integralmente la categoria e di rendere nuovamente disponibili ai cittadini le mascherine chirurgiche in quantità sufficiente ad affrontare la Fase 2 dell’emergenza epidemiologica. A tal proposito, vale la pena rammentare che questa Federazione, già dal 4 maggio ha prontamente segnalato alle Amministrazioni competenti la carenze dei dispositivi, evidenziando la totale estraneità delle farmacie rispetto ai mancati approvvigionamenti e respingendo fermamente ogni illazione riguardante fenomeni speculativi da parte delle stesse farmacie», si legge ancora nella circolare Federfarma.
«Le polemiche sorte all’indomani delle rappresentazioni fornite da Federfarma (che ha sempre tenuto a sottolineare il corretto agire della categoria) – continua – non hanno impedito ai vertici della Federazione di continuare nell’interazione con le Istituzioni per risolvere un grave problema che rischiava di mettere a repentaglio la salute dei cittadini e la ripresa delle attività economiche stabilita per la così detta “Fase 2” dell’emergenza».
Poi, qualche precisazione sulla querelle degli ultimi giorni. «Anche a fronte di false rappresentazioni della realtà – evidentemente tese ad attribuire alle farmacie delle responsabilità di cui erano palesemente prive – e nonostante le illazioni provenienti da più parti, Federfarma – si legge sempre nella circolare – ha continuato ad agire in maniera fattiva, tenendosi ben distante da qualsiasi provocazione (anche quelle generate, spiace dirlo, da taluni rappresentanti territoriali della categoria). Tale atteggiamento è stato sicuramente pagante, atteso che sia l’intero arco parlamentare sia fonti governative, con il profilo istituzionale proprio del ruolo, si sono schierati – pur nella tensione del momento – a difesa del prestigio, della professionalità e della dedizione al servizio delle farmacie, tanto che lo stesso Commissario di Governo ha dovuto ribadire, a più riprese, nel corso della conferenza stampa del 12 maggio, l’assenza di qualsiasi responsabilità riconducibile alla Federazione e alle farmacie (in allegato le dichiarazioni rese dagli esponenti politici)».
«L’accordo di ieri – continua ancora Federfarma – è frutto, dunque, di un’azione silenziosa e di grande senso istituzionale dimostrata dalla Federazione, che, con grande pragmatismo, si è adoperata affinché venissero nuovamente attivati i necessari canali di approvvigionamento, anche grazie alla collaborazione con partner internazionali, in piena sinergia e comunione d’intenti con i rappresentanti della distribuzione. I ringraziamenti formulati da tutte le Istituzioni ripagano senz’altro degli sforzi compiuti e attestano, ancora una volta, come la linea intrapresa dai vertici della Federazione sia senz’altro quella maggiormente idonea a fronteggiare anche un contesto emergenziale come quello che sta affliggendo il Paese: solo la lucidità dimostrata in tale frangente, più che il rincorrere sterili e improduttive polemiche, ha portato ad ottenere risultati concreti».
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