Il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella: «Migliaia di ragazzi hanno fatto la fila fuori agli Atenei dopo aver studiato e fatto sacrifici e meritano una selezione meritocratica e intanto il Covid ha messo in evidenza la mancanza di specialisti: Parlamento verso una nuova sanatoria per l’ondata di ricorsi»
«Le scarpe che vogliono gli altri… quelle che vorresti tu». Da una parte le calzature più ricercate e popolari del momento, promosse da una nota catena di distribuzione, dall’altra parte gli zoccoli sanitari, le scarpe ortopediche utilizzate nei reparti degli ospedali da medici e operatori sanitari. Consulcesi continua a mettere in evidenza la carenza di personale, resa ancora più lampante dalla pandemia da Covid-19. E stavolta lo fa attraverso i suoi canali social, lo stesso terreno su cui le colorate sneakers sono diventate virali, ispirando meme, pagine satiriche ma anche altri noti brand.
«Il nostro post – spiega il presidente del Gruppo, Massimo Tortorella – nel giro di poche ore ha collezionato migliaia di like e condivisioni sui vari canali, ma ci siamo soffermati sui commenti e sui messaggi che ci sono arrivati da parte di quei tanti giovani che hanno studiato e fatto sacrifici per arrivare ad indossare il camice bianco e si ritrovano la strada sbarrata. Loro non si sono messi in fila per le scarpe colorate, ma per partecipare ai test di Medicina e magari non sono riusciti ad entrare perché qualcuno, evidentemente più furbo e agevolato dall’attuale sistema di selezione, aveva con sé uno smartphone oppure ha beneficiato delle altre numerose irregolarità che stiamo portando all’attenzione del Tar. Lo stesso vale ovviamente per le specializzazioni, dove c’è il famoso imbuto formativo, che priva il nostro Paese, in piena pandemia, di preziosi specialisti. Direi dunque che è il momento di trovare una soluzione e magari per dare più visibilità al tema facciamo diventare le scarpe ortopediche degli ospedalieri il simbolo di questa battaglia».
Una campagna dunque, in linea con numerose altre portate avanti da Consulcesi a tutela dei professionisti della sanità e di riflesso sulla salute pubblica, che in questo caso mira a sensibilizzare l’attenzione pubblica ad affrontare il tema della carenza di personale sanitario. «Come stiamo dicendo a migliaia di aspiranti medici che ci chiedono supporto – conclude Tortorella – noi porteremo avanti la loro battaglia, in tutte le sedi, e come anticipato le nostre proposte sono al vaglio del Parlamento. Nel 1999 e nel 2004 siamo riusciti ad ottenere due sanatorie e anche stavolta ci sono ragionevoli condizioni per ottenere un altro importante risultato anche perché si dovrà fare i conti con un’altra ondata di ricorsi. Il consiglio che diamo è quello di contattarci per avere maggiori informazioni sia attraverso i nostri social sia attraverso lo sportello informativo www.numerochiuso.info».
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