Lavoro e Professioni 2 Settembre 2019 10:00

Auricolari-spia per superare il test: ecco come i “furbetti” vogliono superare il numero chiuso a Medicina

Il dispositivo costa 240 euro, è acquistabile in un normale negozio di elettronica e secondo il quotidiano La Repubblica, sta andando letteralmente a ruba soprattutto a Palermo e in altre città interessate all’esame di medicina. Lo sportello web Numerochiuso.info raccoglie le segnalazione e fornisce i consigli ai candidati per monitorare le irregolarità

Auricolari-spia per superare il test: ecco come i “furbetti” vogliono superare il numero chiuso a Medicina

Mancano poche ore al test di Medicina 2019 e gli studenti corrono ai ripari. C’è chi studia ma anche chi ha deciso di procurarsi un “aiutino” per superare la prova del prossimo 3 settembre e accedere alla ambita facoltà a numero chiuso di Medicina e Chirurgia. Si tratta di un vero e proprio telefono nascosto, composto da una collana con una scatola per inserire una sim, un auricolare e un microfono. Costa 240 euro, è acquistabile in un normale negozio di elettronica e secondo il quotidiano La Repubblica, sta andando letteralmente a ruba in molte città interessate dai test, soprattutto a Palermo.

«Ne vendiamo parecchie, circa un migliaio», rivela un negoziante del capoluogo siciliano a La Repubblica. «Si mette al collo. Sembra una collana caucciù, – spiega il commerciante non sapendo di essere registrato – non si vede. Tu lo metti dentro la maglietta e lo infili dentro». L’apparecchio sarebbe un modello evoluto, infatti rispetto alla precedente versione in commercio, il nuovo micro-auricolare non ha più bisogno di essere collegato tramite Bluetooth al proprio telefono.

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Naturalmente la novità tecnologica della ‘collana con scheda sim’ si affianca alle altre numerose irregolarità che ogni anno si manifestano il giorno del temuto test: dalla mancata schermatura delle aule alla violazione della segretezza dei test e dell’anonimato degli studenti, quesiti non originali, ecc… Eventualità che tutti gli anni danno adito a una valanga di ricorsi al TAR da parte degli studenti che resteranno esclusi. Per segnalare le difficoltà che si incontrano al momento dei test di ingresso e per avere tutti i chiarimenti giuridici e legali sull’argomento, prima e dopo l’esame, per gli studenti è a disposizione lo sportello di consulenza online www.numerochiuso.info che aiuta le future matricole a vincere la paura del test e a mettersi in guardia dai “furbetti”.

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Con la collanina tecnologica lo studente potrà quindi essere in collegamento telefonico con un suggeritore per tutta la durata del test. Tuttavia, a quanto si apprende dal giornale web Open, l’Università di Palermo è corsa ai ripari. «In seguito a segnalazioni ricevute e alla diffusione mediatica della notizia sull’esistenza e il commercio di dispositivi elettronici – si legge in una nota – wireless che consentirebbero di comunicare fraudolentemente all’esterno in occasione delle prove di selezione per i test di accesso ai corsi di studio della scuola di Medicina e Chirurgia, che si terranno martedì 3 settembre al Campus Universitario di Viale delle Scienze, l’Università degli Studi di Palermo rende noto di avere presentato un esposto alla Polizia di Stato – Squadra Mobile di Palermo ai fini dell’accertamento e della prevenzione delle eventuali ipotesi di reato. È stata inoltre potenziata la vigilanza interna affinché i test si svolgano nella più completa sicurezza e nel pieno rispetto del merito e dell’impegno che centinaia di ragazze e ragazzi mettono nello studio e nella preparazione delle prove».

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