Il presidente della Società Italiana di Chirurgia: «Ora è chiara a tutti l’efficacia della formazione a distanza»
«Quest’anno va considerato a sé, e quindi anche gli impegni e le richieste che vengono normalmente poste possono avere un’accezione del tutto particolare». A parlare è Paolo De Paolis, presidente della Società Italiana di Chirurgia. Il riferimento è al bonus ECM previsto dal decreto Scuola. «Una scelta governativa che va nella direzione di comprendere le difficoltà che la classe medica ha avuto in questi mesi di lotta al Covid-19», aggiunge.
«Tuttavia – prosegue De Paolis – quello della formazione e dell’aggiornamento continuo è un tema che le società scientifiche e tutta la classe sanitaria hanno particolarmente a cuore. Un diritto-dovere nei confronti della società, dei pazienti e della propria condizione lavorativa in termini di adeguatezza professionale. Quella di quest’anno, quindi, non deve essere vista come una soluzione al problema o una modalità che possa essere ripetuta. Si tratta semplicemente di un riconoscimento della condizione di criticità che ha portato medici e professionisti sanitari a formarsi direttamente sul campo. Una situazione che ha avuto una valutazione del tutto speciale, e che tale deve rimanere».
Al contempo è stato proprio il Covid ad imporre a medici e professionisti sanitari di formarsi sul virus e la malattia che causa: «Affrontare una situazione nuova ha richiesto un aggiornamento importante», commenta De Paolis. E con lo stop agli eventi residenziali, è stata la formazione a distanza a permettere a migliaia di operatori di conoscere passo passo novità e ultime scoperte. «Abbiamo toccato con mano la forza della modalità di aggiornamento in remoto. Ora è chiaro a tutti – conclude De Paolis – come anche tramite la Fad ci si possa aggiornare bene e in modo molto mirato».
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