Il presidente Anelli chiede di ammettere tutti i candidati che abbiano superato la prova di selezione. Oggi l’incontro al Mur con i rappresentanti delle diverse associazioni di medici e specializzandi. Ecco le richieste dei giovani medici
Sbloccare la graduatoria del concorso di Specializzazione in Medicina, ammettendo tutti i candidati, ferma restando la graduatoria attuale, affinché i ricorsi non facciano slittare di mesi, forse un anno, l’inizio delle scuole, vanificando lo sforzo del Governo che ha aumentato da 8.776 a 14.395 il numero di borse. Il Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), Filippo Anelli, aveva già sollevato qualche giorno fa il problema della mancata pubblicazione della graduatoria per l’accesso alle Scuole di Specializzazione. La prova, a cui hanno partecipato più di 20mila candidati, si era svolta lo scorso 22 settembre, in forte ritardo a causa dall’emergenza sanitaria da coronavirus. Il 5 ottobre, il Mur ne comunicava la sospensione per l’elevato numero di ricorsi presentati contro le nuove disposizioni introdotte quest’anno. Oggi, Anelli ripropone la stessa istanza con una lettera ufficiale al Ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, e al Ministro della Salute, Roberto Speranza.
LEGGI LA LETTERA DELLA FNOMCEO
E per cercare di risolvere la situazione, oggi si è svolto l’incontro tra i responsabili amministrativi del Ministero e i rappresentanti delle diverse associazioni di medici e specializzandi. Dalla riunione, a cui non ha partecipato il Ministro Manfredi, è emerso che il concorso non è a rischio di invalidazione e che la presa di servizio è garantita al 30 dicembre.
Il Sigm ha richiesto «un rapido sblocco della graduatoria e la pubblicazione di una road map ufficiale in cui vengano spiegati tutti i passaggi futuri, in particolare: stato dei ricorsi, funzionamento di graduatoria, ripescaggi, presa di servizio. Inoltre, chiede di pianificare incontri periodici «per risolvere l’imbuto formativo e discutere sugli aspetti più critici del bando di accesso alle scuole di specializzazione».
L’Associazione Chi si cura di te? ha richiesto:
I Giovani medici per l’Italia concordano con il presidente Anelli, ma sottolineano «come sia essenziale, prima di procedere all’ammissione di tutti i candidati, riformare il sistema in modo che sia in grado di accogliere tutti gli specializzandi necessari al nostro SSN».
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