Il docufilm realizzato da Consulcesi e patrocinato dal Ministero della Salute per smontare le fake news e commemorare i medici. Guido Rasi è direttore scientifico del progetto
Arriva al grande pubblico il docufilm Covid-19 – il Virus della Paura, disponibile a noleggio su Infinity e nato per formare medici e operatori sanitari durante il lockdown. Il film è realizzato da Consulcesi, network di formazione e assistenza per i professionisti sanitari, e patrocinato dal Ministero della Salute.
Non dimenticare e imparare dagli errori. È questo il senso del docufilm Covid-19 – il Virus della Paura che si prefigge tre grandi obiettivi: offrire al pubblico una rielaborazione accurata di quanto accaduto, smontando fake news e teorie antiscientifiche; commemorare i medici eroi e tutti i professionisti sanitari e offrire una grande guida informativa e formativa aggiornata e affidabile.
Il docufilm, ideato da Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi, e firmato dal regista Christian Marazziti, nasce come pellicola di formazione di medici e operatori sanitari e ripercorre in 80 minuti i momenti principali della pandemia con le sue peculiarità e i risvolti psicosociali: il discorso del Presidente Conte del 4 marzo, la chiusura delle frontiere, il blocco delle attività produttive, scolastiche e ricreative.
«Dalla pandemia abbiamo imparato che scienza e conoscenza sono le più importanti armi di difesa che abbiamo contro un’emergenza sanitaria – spiega Massimo Tortorella –. Da qui è nata l’idea di creare un percorso formativo ad hoc per professionisti sanitari sul Covid-19: una collana di corsi ECM, un libro-ebook e questo docufilm in grado di offrire un’esperienza appassionante e coinvolgente».
Covid-19 – il Virus della Paura racconta i sentimenti degli italiani: la paura dell’ignoto che sfocia in comportamenti di discriminazione verso un nemico immaginario. La stessa paura che alimenta ipocondria e psicosi, responsabile del proliferare di bufale e fake news a cui si contrappone il polo positivo della conoscenza e del metodo scientifico.
Il film unisce materiale di repertorio sulla pandemia alle storie di quattro personaggi di finzione analizzate da un pool di esperti, composto da virologi, infettivologi e psicologi, tra i quali Massimo Andreoni, direttore Rep. Malattie Infettive Tor Vergata, lo psicoterapeuta Giorgio Nardone del Centro Terapia Strategica, Giuseppe Ippolito, direttore Scientifico Lazzaro Spallanzani e il professor Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il Direttore Scientifico del progetto è Guido Rasi, ex Direttore EMA.
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