Consulcesi, attraverso il provider, ha realizzato una raccolta di materiale formativo indirizzato a tutti i professionisti sanitari: «I corsi ECM FAD della collana Covid-19 sono costruiti sulla base delle evidenze scientifiche attualmente disponibili e delle fonti ufficiali di informazione e aggiornamento»
Il Covid-19 ha preso il mondo intero alla sprovvista e nel giro di pochi mesi lo ha ingabbiato. Sembra passata un’eternità, ma risale a solo quattro mesi fa la dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in cui si comunicava l’individuazione di un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo. Si parlerà di pandemia solo due mesi dopo, l’11 marzo 2020. Quel che è successo da allora lo conosciamo tutti.
Quel che non sappiamo, però, è ancora tanto. In particolare, sappiamo molto poco del virus SARS-CoV-2, delle sue caratteristiche e dei modi e degli strumenti più adatti per affrontarlo, non esistendo ancora cure né best practice da attuare. La storia, insomma, la stiamo scrivendo oggi, giorno dopo giorno. Per questo risulta fondamentale raccogliere tutto ciò che sappiamo e che impariamo strada facendo per arrivare, si spera il prima possibile, ad avere una letteratura abbastanza ampia per affrontare il nemico al meglio.
È questo lo scopo della collana formativa che Consulcesi, attraverso il provider ECM Sanità in-Formazione, ha messo a punto nelle ultime settimane, in cui sono raccolte informazioni utili e raccomandazioni per gli operatori sanitari, impegnati in prima linea nell’attuale emergenza. Ne abbiamo parlato con Alessandra Zucchiatti, amministratore delegato di Sanità in-Formazione.
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Dottoressa Zucchiatti, qual è lo scopo di questa collana Covid-19?
«I corsi ECM FAD della collana Covid-19 sono costruiti sulla base delle evidenze scientifiche attualmente disponibili e delle fonti ufficiali di informazione e aggiornamento. L’importanza dei contenuti della collana e la fondamentale attività di aggiornamento sul Covid-19 è confermata dall’indicazione di tematica di interesse nazionale a carattere d’urgenza da parte della Commissione Nazionale per la Formazione Continua in Medicina. Grazie ai percorsi formativi della collana, sono proposte nozioni utili per adottare le giuste misure preventive, come l’individuazione precoce dei casi e il loro isolamento, fondamentali per contrastare la diffusione del virus; un pericolo reale ma invisibile che porta alla rottura delle abitudini e alla riprogettazione del futuro. Particolare attenzione è riservata agli aspetti psicologici legati alla pandemia da coronavirus».
Cosa contiene la collana?
«Partiamo con un corso dal titolo “Covid-19, l’esperienza cinese: prevenzione, diagnosi e trattamento” che vuole formare il personale sanitario e i medici che si trovano ad affrontare l’emergenza Covid-19 soffermandosi sui concetti utili alla corretta gestione del paziente e alla prevenzione in modo da ridurre al minimo o annullare il rischio di contagio. Insieme alle informazioni che descrivono modalità di contagio e relativo impatto epidemiologico vengono fornite nozioni relative alla corretta terapia medica, basate sull’esperienza a livello internazionale e in particolare su quella cinese. Una sezione, in particolare, tratta della corretta gestione infermieristica delineando i vari tipi di trattamento e assistenza che questa particolare categoria si trova a fornire».
Gli altri corsi di cosa trattano?
«Ci occuperemo, con il secondo corso, di focalizzare le linee guida seguite in Italia per l’individuazione e l’adozione delle misure di prevenzione necessarie per consentire a tutti gli operatori sanitari di lavorare in sicurezza. Misure più che mai fondamentali considerato che ogni giorno questi lavoratori sono a contatto con pazienti potenzialmente infetti, molti dei quali sono asintomatici, e dunque difficili da riconoscere da una prima osservazione come soggetti che hanno contratto il virus. In un momento storico nel quale ogni paziente è potenzialmente positivo al nuovo coronavirus, è quindi necessario rivedere e adeguare le linee guida internazionali riguardanti il Basic Life Support & Defibrillation. La rianimazione cardio-polmonare infatti, è una procedura che espone al rischio infettivo il soccorritore. Ci occuperemo di approfondire le ultime linee guida e raccomandazioni internazionali appena emanate, per permettere di eseguire una rianimazione cardio polmonare efficace per la vittima e sicura per l’operatore. Un particolare focus sarà quindi dedicato ai soccorsi extra-ospedalieri che, spesso, non garantiscono ai soccorritori dispositivi di protezione individuale appropriati. Inoltre, saranno analizzati studi preliminari condotti su pazienti Covid-19 positivi sottoposti a procedure di rianimazione».
Altri focus particolari?
«L’attuale situazione sanitaria a livello globale con la pandemia da Covid-19 ha determinato delle misure drastiche di distanziamento sociale e riduzione di accesso agli ambulatori di Pediatria e specialistici con conseguente disagio per i pazienti allergici e modifiche di atteggiamento prescrittivo da parte dei sanitari, a volte non proprio appropriati con conseguente ridotta aderenza alle terapie. Tracceremo, alla luce delle linee guida, un percorso diagnostico e terapeutico per le malattie allergiche che tenga conto da un lato della complessità della patologia con le sue potenziali complicanze e dall’altro della necessità di soddisfare le misure di prevenzione imposte dalla pandemia».
Parte fondamentale di questo progetto, però, è un docufilm. Ce ne parli.
«Esatto, è il prodotto su cui abbiamo puntato di più. Si tratta di un lavoro scientificamente preciso e dettagliato, in cui abbiamo interpellato i principali esperti e le istituzioni più autorevoli del settore. Un’idea ambiziosa che siamo sicuri i medici, i professionisti sanitari, ma anche chiunque voglia semplicemente saperne di più sull’argomento, apprezzeranno tantissimo».
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