L’obiettivo di Consulcesi Club è quello di offrire ai medici, tramite la sua piattaforma www.corsi-ecm-fad.it, gli strumenti per aiutarli a individuare e selezionare i pazienti che possono trarre beneficio dagli antivirali in caso di infezione Covid-19
«Sono convinto che la decisione dell’Aifa di consentire ai medici di medicina generale di prescrivere gli antivirali contro Covid-19 sia la scelta giusta, ma sono farmaci delicati ed è necessaria un’attenta e puntuale formazione degli operatori sanitari e linee guida precise su come e quando utilizzarli in modo appropriato». Lo ha detto Guido Rasi, direttore scientifico di Consulcesi che, proprio in queste ore, sta aggiornando i suoi corsi di formazione rivolti ai medici di famiglia e non solo.
L’obiettivo di Consulcesi Club – si legge in una nota – è quello di offrire ai medici, tramite la sua piattaforma www.corsi-ecm-fad.it, gli strumenti per aiutarli a individuare e selezionare i pazienti che possono trarre beneficio dagli antivirali in caso di infezione Covid-19. Per farlo, si avvale del contributo di esperti di indubbia preparazione, come Giuseppe Ippolito, direttore generale della Ricerca e dell’innovazione in sanità del ministero della Salute e Fabrizio Rossi, specialista in Pediatria e medico di medicina generale che fin dall’inizio della pandemia presta servizio nei centri Covid. Nell’ambito del corso per la gestione del paziente Covid-19 nel setting domiciliare, inoltre, si forniscono i fondamenti per la gestione del paziente Covid-19 nel domicilio che si basa in buona parte su interventi non farmacologici, come indicazioni su stili di vita, modalità di comportamento per l’isolamento, per la respirazione, la quarantena.
«I medici di medicina generale, con un’adeguata formazione, possono e devono prescrivere ogni farmaco – dice Rasi –. Abbiamo bisogno di una medicina del territorio che si aggiorna e raccoglie le sfide dell’innovazione. Per riuscirci – continua – andrebbero usati strumenti moderni ed efficaci: linee guida chiare, corsi online, sistemi di verifica di avvenuto recepimento delle conoscenze essenziali ed abilitazione automatica. In pandemia andava fatto ogni volta che la nostra conoscenza medica progrediva». Condivide questa visione Massimo Tortorella, presidente Consulcesi. «Se c’è una cosa che abbiamo imparato da questa pandemia – sottolinea – è che la pronta formazione degli operatori sanitari può fare la differenza. Solo se i medici di famiglia vengono adeguatamente formati si può pensare di raggiungere l’obiettivo di ottimizzare l’uso degli antivirali contro il Covid-19».
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