Annullare le domande sbagliate non è la soluzione più corretta secondo i candidati: la disparità verrebbe a crearsi comunque
Annullare le domande sbagliate, dare punti a tutti, rifare il test o fare ricorso? C’è tanto malcontento nei gruppi social dei candidati al test di Medicina 2021 e poca omogeneità nei pareri espressi. Quello che sembra sicuro è che sono tutti molto arrabbiati: i ragazzi, i genitori e le associazioni di studenti. Questa volta il Ministero ha fatto più di un errore e il ricalcolo potrebbe mettere a rischio l’equità della graduatoria.
La storia la sappiamo: ci sono almeno due domande sbagliate nel test di Medicina 2021, oltre ad altre domande ambigue. Quesiti in cui la risposta giusta era tra le opzioni ma veniva considerata scorretta. Se ne sono accorti in molti dopo la pubblicazione delle soluzioni e le segnalazioni sono arrivate in massa al Ministero. Da qui la comunicazione ufficiale della ministra Maria Cristina Messa che ha annunciato che quelle domande saranno annullate a tutti. Giusto? Secondo molti candidati no.
Il problema è che spesso non è una mera questione di punteggi, ma di opportunità perse: tanti ragazzi, ad esempio, scrivono di aver perso molto tempo a cercare la soluzione alle domande incriminate, magari lasciandone in bianco altre perché i fatidici 100 minuti erano finiti. Sapere che adesso alle prime non verrà riconosciuto un punteggio e alle seconde sì li fa, com’è immaginabile, infuriare.
«Qualunque cosa decida il Ministero – scrive A.C. – sono certo che commette un grave errore, dando un grosso contributo a tantissimi legali. Il rischio è che a quel punto gli Atenei si vedano costretti ad immatricolare decine di migliaia di studenti, se non tutti. La soluzione è annullare il test e permettere a tutti di entrare, magari con uno sbarramento al secondo anno».
Ammettere direttamente tutti, quindi, per livellare le ingiustizie che una graduatoria fallata provocherebbe. Un’ipotesi sicuramente poco realistica, ma che potrebbe verificarsi in via indiretta: la vittoria dei ricorrenti di fatto consentirebbe di raggiungere lo stesso risultato.
Invece P. suggerisce: «Non è meglio se danno 1,5 a tutti?». Ma V. le risponde subito: «Poi chi aveva risposto bene avrà punti in meno rispetto a quelli che meriterebbe. A chi ha risposto male non saranno tolti 0,4, la graduatoria sarebbe falsata». «Meglio che diano zero come dice la Messa», si aggiunge un altro. «E poi chi non ha risposto per paura di sbagliare data l’ambiguità delle domande che deve fare?» chiede M. «Per le domande ambigue nessun provvedimento penso sia corretto, mi riferisco solo a quelle in cui la risposta corretta era diversa da quella data dal MUR», è la replica.
Insomma aggiungere punti o non darli a nessuno non sembra comunque la soluzione più corretta per i candidati. La disparità viene a crearsi comunque, denunciano, per chi voleva rispondere ma non l’ha fatto, per chi avrebbe sbagliato ma ha avuto la risposta esatta, per chi invece aveva ragione ma non l’aveva.
«La verità – dice C. – è che l’unica cosa giusta sarebbe rivedere uno per uno le risposte date e correggere il punteggio, ma non lo faranno mai nonostante l’errore sia loro. Io per esempio per queste domande errate del MUR non riesco ad entrare nella mia prima e seconda scelta». Un problema comune a molti: tre punti in meno non sono una passeggiata in un quiz composto da sole 60 domande.
Si torna quindi a convincere i colleghi a presentare ricorso anche per protestare contro la situazione attuale. Una misura, quella del ricorso al test di Medicina 2021, che sono in tanti ad ammettere di voler tentare se non riusciranno ad entrare. Specie perché quest’anno le motivazioni sono particolarmente evidenti e un errore del Ministero potrebbe aprire le porte a decisioni positive da parte del TAR.
Non mancano nemmeno quelli che chiedono di non annullare le domande e lasciare che il calcolo punteggi prosegua. E chi la pensa al contrario, e li accusa di egoismo e mancanza di visione d’insieme. «Sto sentendo un sacco di persone – osserva A. – parlare di domande che non dovrebbero essere annullate ma che venga dato il punto in base a come abbiano risposto loro pur di salire di posizione in graduatoria e far scendere gli altri. Molte persone inneggiano allo spirito di solidarietà per questo test e poi appena ne hanno l’occasione ti voltano le spalle. La coerenza è fondamentale, ricordatelo».
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