L’Ordine dei Medici di Roma in prima linea per promuovere la formazione continua. Il Presidente Antonio Magi: «Corsi a distanza e aggiornamenti gratuiti per i medici. Per i cittadini educazione alla prevenzione ed alla gestione delle emergenze»
Mancato aggiornamento professionale dei medici? «La colpa è anche del blocco del turnover», dice Antonio Magi, presidente dell’OMCeO di Roma, ai microfoni di Sanità Informazione. «I nostri professionisti – continua il presidente dell’Ordine romano – si trovano ad affrontare una grave situazione operativa: lavorano in condizioni terribili ed hanno sempre meno tempo da dedicare all’ aggiornamento professionale. Per questo – continua Magi – abbiamo avviato la formazione a distanza (FAD), grazie ad una convenzione stipulata con l’Università la Sapienza».
Ma la formazione da remoto è solo uno dei più recenti impegni assunti dall’Ordine dei Medici di Roma, schierato in prima linea anche per promuovere l’incremento della formazione gratuita per i camici bianchi e l’educazione dei cittadini.
«Non dimentichiamo mai di trasmettere ai nostri medici l’importanza della formazione che, – aggiunge il presidente Magi – al di là delle recenti polemiche sui professionisti che non hanno rispettato l’obbligo di aggiornamento, resta il nostro punto di forza: i medici italiani si confermano tra i più preparati al mondo».
Ed è proprio per mantenere questo standard elevato che l’OMCeO di Roma ha decido di incrementare notevolmente la sua offerta di corsi gratuiti per i medici: «Una scelta – sottolinea Magi – che si è rivelata un successo: abbiamo dovuto proporre più repliche degli stessi corsi per rispondere all’enorme richiesta di partecipazione ricevuta».
Ma la formazione proposta dall’Ordine della Capitale non si rivolge solo ai camici bianchi: «Come organo sussidiario dello Stato, a tutela della salute pubblica – aggiunge il presidente – abbiamo deciso di preparare anche i cittadini ad affrontare alcune particolari emergenze. Un insegnamento che potrebbe tradursi nella reale possibilità di evitare molte morti».
Non si tratta di progetti in cantiere, ma di iniziative già inaugurate: «A partire dalle donne – continua il presidente dell’Ordine dei medici di Roma – educate, formate ed informate sulla prevenzione del tumore al seno. Il progetto ha coinvolto anche coloro che sono state già vittime del cancro, affinché non abbassino la guardia nemmeno dopo la guarigione».
Il secondo obiettivo mira, ora, verso un’altra fascia debole della popolazione: i bambini. «Vorremmo concentrarci sull’area della pediatria, puntando soprattutto sulle emergenze. Innanzitutto – spiega Magi – vorremmo formare tutti coloro che lavorano a contatto con i più piccoli, come ad esempio gli educatori e i maestri. Purtroppo i fatti di cronaca, l’ultimo in ordine di tempo la tragica morte del bambino che si trovava in un asilo nido della Capitale, sono la conferma di questa urgente necessità. I bambini possono compiere gesti inaspettati e se molto piccoli non hanno la capacità di comunicare i sintomi del proprio malessere. La nostra missione di medici – conclude – è sempre la stessa: salvare quante più vite è possibile».