Lavoro e Professioni 23 Dicembre 2022 10:54

Scadenza triennio ECM, ultima settimana per mettersi in regola: «Rischio assicurativo sottovalutato dai colleghi»

Volpe (Opi Taranto): «Comunicazioni a tambur battente». Sciretti (Opi Torino): «Tema assicurativo fondamentale». Draoli (Opi Grosseto): «Problema assicurativo sfugge alla maggior parte dei colleghi». Giurdanella (Opi Bologna): «I bisogni dei cittadini cambiano, così come la professione. Necessario aggiornarsi»

Una settimana al termine del triennio formativo ECM. Pochi giorni, dunque, a disposizione degli operatori sanitari per mettersi in regola ed evitare sanzioni e l’impossibilità di trovare una copertura assicurativa (nel caso in cui si raccogliessero meno del 70% dei crediti minimi richiesti). Una scadenza che, ovviamente, vale anche per gli infermieri. Da qui l’invito dei presidenti degli Ordini delle professioni infermieristiche di tutta Italia agli iscritti di approfittare di queste ultime ore per regolarizzare la propria posizione.

Consulcesi Club Special Edition 100 ECM

Mettiti in regola con la formazione obbligatoria entro il 31 dicembre. Approfitta dell’offerta, entra in Consulcesi Club.

Volpe (Opi Taranto): «Comunicazioni a tambur battente»

Pierpaolo Volpe, presidente dell’Opi di Taranto, spiega che nelle ultime settimane è stata fatta «una comunicazione a tambur battente» nei confronti degli iscritti per spronarli e incentivarli a completare il percorso formativo, al fine di non incappare in sanzioni: «La strategia – spiega – è quella di fare una politica della comunicazione, perché solo attraverso una comunicazione efficace ed efficiente possiamo raggiungere tutti i nostri colleghi, mettendo in luce la valenza strategica della formazione per la nostra professione e per il cambiamento a cui il sistema salute sta andando incontro».

Sciretti (Opi Torino): «Tema assicurativo fondamentale»

«Il tema della formazione, e quindi il tema delle competenze, è di importanza assolutamente fondamentale», spiega Massimiliano Sciretti, presidente Opi Torino. Anche perché «bisogna evitare sanzioni di natura amministrativa». Sciretti fa riferimento ai problemi che potrebbero sorgere nel momento in cui un professionista sanitario, nello specifico un infermiere, cerca una copertura assicurativa: «Per quanto riguarda quel che stiamo facendo – spiega Sciretti –, stiamo agendo attraverso un richiamo e l’offerta formativa che mette a disposizione non solo l’Ordine di Torino, ma anche la Federazione nazionale e tutti i referenti ECM che lavorano con essa. Queste sono le iniziative che stiamo mettendo in campo per coinvolgere i colleghi e per evitare il rischio sanzioni. In particolare, quello legato alla Legge Gelli-Bianco. Il tema assicurativo diventa fondamentale nell’esercizio della professione e quindi bisogna evitare sanzioni anche di natura amministrativa».

Draoli (Opi Grosseto): «Problema assicurativo sfugge alla maggior parte dei colleghi. Si scatenerà il finimondo»

Anche per Nicola Draoli, presidente dell’Opi di Grosseto, la questione assicurativa è fondamentale: «Noi continuiamo a ribadirlo ma questo è un aspetto che sfugge alla maggior parte dei colleghi. Il tema dell’assicurazione per la legge 24 del 2017 è un qualcosa che ancora dobbiamo acquisire. L’unica nostra arma è quella di continuare ad insistere con una campagna informativa affinché gli iscritti siano messi nelle condizioni di sapere ciò a cui vanno incontro – spiega –. Il tema sfugge non solo agli infermieri ma a tutta la pletora delle professioni sanitarie, su cui si sta ponendo poca attenzione. Temo però che questa attenzione diventerà devastante nel momento in cui ci saranno i primi casi di mancato intervento assicurativo per mancato aggiornamento ECM. A quel punto si scatenerà il finimondo, ma ci si augura che, insistendo con i colleghi sul quadro della norma, non si arrivi fino a questo punto».

Giurdanella (Opi Bologna): «I bisogni dei cittadini cambiano, così come la professione. Necessario aggiornarsi»

Secondo Pietro Giurdanella, presidente dell’Opi di Bologna, «cambia il bisogno di salute dei cittadini, cambiano i contesti organizzativi e devono assolutamente cambiare le professioni infermieristiche. La formazione ECM permanente deve essere in questo senso un volano». In che modo l’ordine da lui presieduto ha cercato di spingere gli iscritti a formarsi? «Sicuramente offrendo numerosi corsi di aggiornamento ECM completamente gratuiti, proprio per supportare in questo sforzo i professionisti. I quali, stante le disposizioni normative, devono essere consapevoli che oggi bisogna essere interpreti di questo cambiamento e di questa evoluzione del sistema sanitario nazionale da una parte e professionale dall’altra. Devono essere consapevoli che si può dare una migliore risposta ai bisogni di salute del cittadino attraverso l’aggiornamento e la formazione».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...