Intervista a Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità: «Con il web informare meglio genitori e camici bianchi anche su Ebola e Zika»
Le prime linee guida europee sulle vaccinazioni per adulti ed anziani presentate nei giorni scorsi al congresso Waidid 2016 (World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders), non hanno ancora messo un punto al dibattito sull’importanza dei vaccini, non solo per i bambini, ma per persone di tutte le età.
In un paese in cui l’invecchiamento demografico inizia a far preoccupare, l’invito a vaccinarsi e a non sottovalutare i vantaggi che ne derivano rimane forte. Ad affrontare il tema sempre caldo, ai microfoni di Sanità informazione, è Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità ed epidemiologo: «In Italia e in Europa, c’è ancora una scarsa cultura vaccinale. Di fatto, anche nel curriculum accademico si parla poco di vaccini. E purtroppo, ci sono sfiducia e scetticismo anche da parte di medici e operatori sanitari che invece dovrebbero dare informazioni soprattutto ai genitori dei bambini che vanno vaccinati. È vero che i vaccini sono farmaci, e quindi non del tutto esenti da effetti collaterali, ma andando a fare un calcolo dei costi e dei benefici delle vaccinazioni, questi ultimi superano di gran lunga i primi. Grazie ai vaccini abbiamo debellato malattie terribili come il vaiolo, un vero e proprio flagello dell’umanità».