Lavoro e Professioni 23 Agosto 2022 14:55

Formazione ECM, in scadenza anche il triennio degli infermieri. L’appello degli Ordini

Mangiacavalli (FNOPI): «Con Cogeaps infermieri non in regola avvisati per tempo». Rea (OPI Napoli): «Un infermiere esperto deve essere formato». Clarizia (OPI Pordenone): «Fondamentale continuare a lavorare sulla formazione continua»

Obbligo ECM in scadenza anche per gli infermieri. E gli Ordini delle Professioni Infermieristiche di tutta Italia invitano i propri iscritti a mettersi in regola entro il 31 dicembre prossimo, ultimo giorno utile per accumulare tutti i crediti formativi richiesti dalla normativa. Per chi non dovesse riuscirci (o non semplicemente non volesse farlo) in arrivo sanzioni e l’impossibilità di trovare una copertura assicurativa, alla luce delle ultime novità relative alla Legge Gelli-Bianco relativa alla responsabilità professionale di chi esercita una professione sanitaria: chi non raggiungerà almeno il 70% del fabbisogno formativo nel triennio non potrà accedere all’assicurazione.

Clarizia (OPI Pordenone): «Fondamentale continuare a lavorare sulla formazione continua»

«È fondamentale che si continui a lavorare in maniera importante sull’ECM e sulla formazione continua – spiega il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Pordenone Luciano Clarizia, a capo del coordinamento Friuli Venezia-Giulia – perché nelle professioni sanitarie guai se così non fosse! È chiaro però che stiamo avendo momenti difficili». Difficoltà che, secondo il presidente dell’OPI di Pordenone «non sono da ravvisarsi solo nella pandemia, che da due anni crea un impegno molto maggiore nel sistema sanitario nazionale, ma anche per la diffusa carenza di personale infermieristico». Questa situazione danneggia il personale anche dal punto di vista formativo, in quanto «le aziende fanno fatica anche a dare permessi ai loro dipendenti per potersi aggiornare e la mancanza di aggiornamento fa la differenza anche sulla qualità della professione e quindi sul lavoro. Su questo bisogna fare una riflessione importante».

Rea (OPI Napoli): «Un infermiere esperto deve essere formato»

«A prescindere la formazione è alla base della professione. Un infermiere esperto deve essere formato, anche perché noi facciamo salute». Questo il messaggio trasmesso da Teresa Rea, presidente OPI Napoli, che continua: «Le professioni sanitarie devono aggiornarsi lungo tutto l’arco della loro vita professionale, facciamo un forte investimento sulla formazione. Necessariamente al termine di questo triennio per chi non riesce o non vuole aggiornarsi in qualche modo deve scattare una forma di sanzionamento – conclude Rea –, o quantomeno deve scattare un premio per chi risponde all’obbligo formativo. Deve esserci una differenziazione non si può a questo punto essere tutti uguali».

 

Scadenza triennio formazione Medici e Sanitari 2020-2022. Sei in regola con gli ECM?

Accedi al più ampio catalogo con oltre 250 corsi e 1.000 crediti ECM di Consulcesi Club. Attiva la prova gratuita di 30 giorni, segui i corsi e mettiti in regola con i crediti.

 

Mona (OPI Caserta): «Formazione fondamentale per l’aspetto assicurativo»

A breve arriveranno dal Cogeaps le comunicazioni sui crediti accumulati e agli ordini andranno prima gli avvertimenti e poi i provvedimenti per chi non vorrà approfittare dell’ultimo avviso per mettersi in pari: «Noi metteremo in essere dei piani che daranno la possibilità a chi non si è formato di farlo e di raggiungere i crediti del triennio – spiega Gennaro Mona, presidente OPI Caserta e presidente del coordinamento Campania-Basilicata-Molise –. Anche perché la formazione è fondamentale anche sull’aspetto delle assicurazioni». Queste, spiega Mona, «cercano di trovare il cavillo per non coprire, e quindi se non si è adempiuto all’obbligo formativo ci si ritrova in una situazione in cui si rischia di non essere coperti dall’assicurazione. Io parto dal presupposto che la formazione è un obbligo morale per il professionista, altrimenti non garantiremo mai il sistema salute».

Filippini (OPI Varese): «Su sanzioni bisogna trovare un filo comune tra tutte le Federazioni»

Tra i rischi per gli infermieri (ma questo vale per tutti gli operatori sanitari) che non saranno in regola alla data del 31 dicembre 2022 ci sono anche la sospensione e la cancellazione dall’ordine di appartenenza. Aurelio Filippini, presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Varese, auspica che, rispetto alle sanzioni contemplate (fino alla sospensione), «tutte le Federazioni trovino un filo comune per far sì che non ci sia una professione maggiormente penalizzata rispetto ad un’altra». Filippini aggiunge poi di sperare che non si arrivi mai alla cancellazione del professionista inadempiente, «perché da presidente preferirei che i miei colleghi lavorassero e continuassero a far del bene alle persone».

Mangiacavalli (FNOPI): «Attraverso Cogeaps tutti gli infermieri non in regola saranno avvisati per tempo»

La presidente della FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) Barbara Mangiacavalli, considera il 31 dicembre una «scadenza importante» e poi rivela: «Con il Cogeaps abbiamo concordato una modalità per ricordare tale scadenza a tutti i professionisti sanitari, affinché si mettano in regola. C’è ancora tempo e modo – spiega –, anche perché l’offerta formativa delle Federazioni è comunque importante. L’obiettivo, ovviamente, non è di tipo sanzionatorio. L’obiettivo è culturale e scientifico, per fare in modo che professionisti acquisiscano anche una modalità comportamentale, insita nell’esercizio di una professione sanitaria, che è quella di mantenere una formazione sempre all’altezza delle situazioni assistenziali che si presentano».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Giornata vittime Covid, Fnopi: «D’accordo con Schillaci, ora la priorità è investire sul capitale umano»
Tra gli infermieri 90 decessi e oltre 390mila contagi, per chi ha accompagnato fino alla fine  le persone colpite più duramente dal virus
Infermieri, Fnopi: «Soddisfatti per estensione a 8 ore del tetto dell’attività libero professionale»
La Federazione degli Ordini degli Infermieri: «Strada intrapresa è corretta, ora investire per nuove assunzioni»
Comparto sanità, Nursind sindacato con più iscritti secondo dati Aran
«Siamo il primo sindacato infermieristico e il quarto del comparto sanità. La nostra organizzazione non solo è in crescita, ma è anche sempre più un punto di riferimento stabile nel panorama sindacale del settore». Lo afferma Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, commentando i dati della certificazione della rappresentatività dell’Aran. Rispetto al triennio 2019-2021, il […]
Manovra, Guidolin (M5S): «Emendamento per inserire infermieri e OSS fra categorie usuranti»
«Contrariamente a quanto avvenuto durante il Governo Conte II, in questa legge di Bilancio le risorse destinate alla sanità sono insufficienti. Lavoreremo in Parlamento per migliorarla anche su questo aspetto» sottolinea la senatrice pentastellata
Ambrogino d’oro 2022 a Marisa Cantarelli, prima teorica italiana dell’assistenza infermieristica
È anche stata la prima in Italia a spostare il focus dell’assistenza dai compiti da assolvere alla persona da assistere, personalizzando in questo modo l’assistenza e apportando un contributo fondamentale per l’abolizione del mansionario e per la professionalizzazione degli infermieri italiani fino a favorire l’inserimento della formazione degli stessi in Università
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Caregiver familiari, da CARER e Cittadinanzattiva il Manifesto-Appello per una Legge inclusiva ed equa

In un'intervista a Sanità Informazione, Loredana Ligabue (CARER) e Isabella Mori (Cittadinanzattiva) presentano i quattro punti chiave del Manifesto e i risultati di un'indagine che ha dato vo...