Sulle 2090 borse in più necessarie per coprire il gap del sistema, il Ministro della Salute Giulia Grillom che ha partecipato all’assemblea Anaao Giovani Als, risponde senza mezzi termini: «Non arriveremo alla copertura totale. Ma bisogna rendere l’aumento strutturale»
Laureati in Medicina che non riescono ad accedere alle specializzazioni, specializzandi impiegati come forza lavoro negli ospedali per sopperire alla carenza di personale ma in assenza di ferie, orario di lavoro, maternità. Questo il quadro fotografato dall’assemblea Anaao Giovani Als (Associazione liberi specializzandi) sulla formazione post laurea in Medicina. Ad intervenire al tavolo insieme al segretario Anaao-Assomed, Carlo Palermo, il responsabile Anaao Giovani, Pierino di Silverio e Massimo Minerva, presidente ALS, oltre al ministro della Salute Giulia Grillo.
«È un momento particolare per il Servizio sanitario nazionale, – ha sottolineato il ministro della Salute, Giulia Grillo – soprattutto per la carenza dei medici specialisti che sta mettendo in ginocchio il Paese da Nord a Sud. Abbiamo fatto salti mortali per non chiudere reparti in Molise. Alcune Regioni hanno pensato di far rientrare i medici dalla pensione, altre di richiamare quelli militari, piano piano rischiamo di arrivare a pensare di farli resuscitare».
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«Ci sono ostacoli – ha aggiunto – non legati all’acquisizione delle competenze ma burocratici e amministrativi. Dobbiamo portare a casa una riforma che abbrevi o annulli tutti i tempi morti, con una laurea abilitante e l’ingresso immediato nella specialità durante tutto l’anno. Questo si fa in tutta Europa e lo dobbiamo fare anche noi.
«Il sistema della formazione è anacronistico ed è un danno per chi vuole fare questa professione e per il Servizio sanitario nazionale. Abbiamo medici – ha ribadito – a spasso che magari vanno all’estero e contemporaneamente abbiamo difficoltà a trovare chi possa lavorare. È un paradosso assurdo. Fino a questo momento abbiamo fatto norme emergenziali che non sono perfette, ma è il massimo che possiamo fare con le leggi attuali. Non abbiamo risolto il problema, ma cercato di decomprimere la situazione. Se superiamo indenni il dl Calabria, di corsa – ha concluso – dobbiamo portare a casa la riforma e raggiungere l’obiettivo del cambiamento che so già non farà contenti tutti».
Sulla proposta di portare le borse a 2090 l’anno il ministro della Salute Giulia Grillo specifica però, a margine dell’evento, che le borse sono state aumentate di 1800 per l’anno accademico 2018-2019, «le Regioni metteranno anche le loro, si possono aumentare, ma non arriveremo al totale. Il fatto importante è rendere l’aumento strutturale».
A margine dell’assemblea, sempre Grillo è intervenuta riguardo la prima riunione della Commissione per la formazione continua. «Ci stiamo lavorando», ha commentato riguardo l’indirizzo dato dal Ministero che si propone di incentivare l’aggiornamento professionale attraverso dei premi alle aziende sanitarie, mettendo da parte per il momento le sanzioni.