Dal cyberbullismo alle fake news, l’uso distorto ed improprio del web preoccupa. La titolare del dicastero dell’Istruzione: «Occorre un patto educativo tra scuola, famiglie, istituzioni e media»
«Internet è uno strumento con doppia valenza: da una parte offre grandi opportunità, dall’altra l’uso eccessivo può portare a gravissime conseguenze…». È quanto afferma la Ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, a margine dell’evento: “Crea, connetti e condividi il rispetto: un’Internet migliore comincia con te”, organizzato dal MIUR per lanciare il programma di iniziative sulla navigazione sicura. «Educare all’utilizzo del web è un dovere essenziale per ogni insegnante e genitore» ribadisce la Ministra nell’intervista esclusiva a Sanità Informazione.
Quanto è importante educare ad un utilizzo di internet migliore, soprattutto quando coinvolge gli adolescenti ed i minori?
«È decisivo lavorare sull’educazione ad un uso consapevole del web: internet presenta grandi opportunità ma nasconde anche molti rischi e pericoli dietro l’angolo. È necessario formare i docenti e tutto il personale della scuola perché siano nella condizione di istruire e fornire strumenti di conoscenza e consapevolezza ai nostri ragazzi. La verità è che un utilizzo sbagliato del web (ne è un esempio il cyberbullismo) può portare, in casi estremi, alla morte. Internet è una risorsa fondamentale per i giovani che richiede però anche accortezza per navigare senza correre rischi. La rete è un mezzo che implica una “responsabilità”, che dobbiamo prenderci tutti: la scuola ha un ruolo centrale in questo, ma dobbiamo lavorare insieme, l’educazione è fondamentale per arginare i pericoli».
STATISTICHE SULL’USO ECCESSIVO DI INTERNET
Oltre ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, la probabilità che il web diventi una dipendenza è elevata quando se ne fa un uso scorretto: la paura è che molti ragazzi trovandosi “sconnessi” sviluppino una vera e propria fobia?
«Esiste anche questo aspetto, dobbiamo lavorare per sensibilizzare tutti ad un corretto utilizzo della rete nei tempi e modi opportuni e, soprattutto, evitare la dipendenza da questo strumento. Penso che sia giusto fornire regole di utilizzo a scuola ed anche a casa; in particolare, nel caso dei bambini, spetta ai genitori vigilare non solo sui contenuti ma anche sui tempi che trascorrono online. I ragazzi e le ragazze vivono oggi il web come elemento di socialità: diventa un danno se, al contrario, “sottrae” il tempo ad amici e famigliari oppure sostituisce completamente il piacere di leggere o semplicemente di parlare guardandosi negli occhi. Non è un lavoro semplice, la formazione dei docenti è un aspetto fondamentale per cogliere tutti i segnali di “disagio” che non sono immediatamente visibili. Su questo tema il Patto di Corresponsabilità Educativa è fondamentale per assicurare un confronto costante tra genitori e insegnanti, sia pure con ruoli ed in contesti differenti, per una comune assunzione di responsabilità su percorsi formativi ed obiettivi».