Lavoro e Professioni 28 Marzo 2019 13:58

Giovani medici, Emanuele Spina (Sigm): «Risolvere imbuto formativo e lavorativo con una presa in carico globale dei problemi»

«Tutti i laureati in medicina devono poter accedere alla formazione e poi al mondo del lavoro – ha dichiarato a Sanità Informazione il Presidente del Segretariato italiano giovani medici– siamo favorevoli all’apertura dei concorsi agli specializzandi all’ultimo anno»

Sono tanti i problemi che incontra un giovane medico in Italia: dall’imbuto formativo al blocco del turnover, passando per il precariato e i turni massacranti per arrivare alla medicina amministrata. Abbiamo intervistato Emanuele Spina, il presidente del Segretariato italiano giovani medici, un’associazione di riferimento per i medici in formazione specialistica, a margine dell’evento promosso dall’Osservatorio Giovani Professionisti della FNOMCeO nell’ambito degli Stati generali della professione. Spina ha elencato tutte le criticità del sistema in termini di formazione e individuato le possibili soluzioni.

I problemi del giovane medico sono tanti…

«I problemi del giovane medico sono tanti e vanno affrontati con una visione globale di tutto: dall’accesso alla formazione fino l’ingresso nel mondo del lavoro. Le criticità sono tante: dall’all’imbuto formativo – mi riferisco ai colleghi cosiddetti camici grigi che non riescono ad accedere alla formazione post laurea – alla qualità della stessa formazione con il difficile processo di accreditamento delle scuole e del corso di medicina generale che soffre di una grave disomogeneità a livello regionale. Ogni sistema regionale, infatti, ha il suo corso di medicina generale. Negli ultimi giorni, abbiamo assistito alla decisione della Regione Veneto di richiamare i pensionati e alle dichiarazioni del Governatore Emiliano della Regione Puglia di chiamare i medici dall’estero. In realtà, noi soffriamo una difficoltà di accesso al mondo del lavoro anche perché il sistema sanitario non è competitivo nella proposta di posizioni lavorative nei confronti dei giovani medici. Spesso, infatti, rimangono in posizioni di precaricato e in alcuni casi preferiscono lavorare in convenzionamento e non con il sistema pubblico perché sono più tutelati, con condizioni lavorative migliori e un trattamento economico più congruo. Ad esempio, i colleghi che lavorano in pronto Soccorso hanno turni massacranti e sono equiparati a medici che hanno ruoli di responsabilità più “riposanti” e meno impegnativi da un punto di vista di responsabilità professionale. Per cui, chiediamo alla FNOMCeO di affrontare il discorso del giovane medico nella sua globalità non trascurando nessun aspetto. Inoltre, se i giovani medici hanno così tanta difficoltà nell’affrontare i problemi, spesso questo è dovuto alla scarsa rappresentatività che abbiamo nei consessi, nella “casa” dei medici come la FNOMCeO. È vero che esiste un Osservatorio Giovani ma realmente i giovani sono poco coinvolti nel processo decisionale e di auto determinazione di espressione della propria rappresentanza».

LEGGI ANCHE: STATI GENERALI DEL GIOVANE MEDICO, DI SILVERIO (ANAAO): «SI APRA TAVOLO SERIO PER SALVARE SSN»

In generale, quali sono le soluzioni che voi individuate, ad esempio, per quanto riguarda il test di medicina? Va rivisto, ma in che modo?

«Da un punto di vista numerico, c’è bisogno di una programmazione dei fabbisogni di natura decennale, è un discorso da fare a lungo termine. Al bisogno di salute si risponde con una corte di medici numericamente adeguata per non lasciare che salute venga sottomessa a logiche di mercato. Il numero di medici deve essere quello stabilito sul fabbisogno di salute della popolazione. Questo è un valore dal quale non si può prescindere, per cui il numero deve essere stabilito; le modalità di accesso possono essere riviste, ma noi abbiamo anche grossi dubbi sul modello francese perché l’evoluzione verso un modello francese deve comprendere una riorganizzazione globale del sistema universitario: necessita di un adeguamento delle strutture di didattica e della possibilità di frequentare tirocini e programmi di studio che non può essere fatta dall’oggi al domani. Inoltre, il numero di medici formati deve avere una naturale evoluzione nel percorso post laurea, non è possibile che esista un imbuto formativo: ne formo tanti perché ne servono tanti ma poi a quei medici deve essere data la possibilità di proseguire il percorso formativo. Abbiamo chiesto al ministero di riassorbire chi adesso si trova al di fuori dell’imbuto formativo, non ha un titolo di formazione post laurea al momento o non è all’interno di un percorso di formazione post laurea. Ci aspettiamo una risposta per cercare di trovare delle soluzioni: prevedere un fondo che permetta il riassorbimento di questi colleghi e di permettere a tutti quelli che fuoriescono da medicina di accedere al percorso in modo da creare un meccanismo virtuoso che porti all’accesso nel mondo del lavoro».

Un’ultima cosa: che cosa pensa della proposta di aprire i concorsi agli specializzandi dell’ultimo anno?

«L’apertura dei concorsi agli specializzandi all’ultimo anno è un’ottima norma perché consente di abbattere il tempo di acceso al mondo del lavoro. Tuttavia, ci preoccupa la possibilità che i corsi di formazione specialistica possano essere incardinati in sistemi alternativi regionali. Questa è una norma prevista nella bozza del patto della salute che ci preoccupa molto: la formazione deve essere unica, universale, omogenea, sottoposta a meccanismi di controllo della qualità. Se le Regioni hanno fondi, possono investirli nel concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione».

Articoli correlati
Grazie all’intelligenza artificiale 1 persona su 2 potrebbe lavorare solo 4 giorni a settimana
Secondo un nuovo studio incentrato sulla forza lavoro britannica e americana, l’intelligenza artificiale potrebbe consentire a milioni di lavoratori di passare alla settimana lavorativa di quattro giorni entro il 2033
Tumori: 1 paziente su 6 abbandona il lavoro. Dalla Rete ROPI 3 proposte «salva-posto»
La ROPI ha analizzato 4 proposte di legge su congedi e indennizzi sul lavoro per i pazienti oncologici,, facendo emergere per ognuna di esse «luci e ombre». Si è arrivati così a individuare alcune proposte chiave per migliorare le regole a tutela dei lavoratori con tumore che Stefania Gori, presidente ROPI, ha presentato oggi in audizione alla XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) alla Camera dei Deputati
di Redazione
DEF e sanità, aumentano i contratti e i posti per la formazione specialistica. Più fondi per farmaci innovativi
Il documento è ora al vaglio di Montecitorio. Spazio anche a risorse per fronteggiare ondata profughi di guerra
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Storia, valori e sguardo sul futuro, a Bologna il XLIII Congresso Nazionale SIFO
Attese oltre 2500 presenze. Il presidente Arturo Cavaliere: «Il Congresso sarà per tutti noi farmacisti ospedalieri e dei servizi territoriali l'occasione privilegiata per condividere strategie, progetti e best practice con tutti gli stakeholder della sanità»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia. Grazie e auguri a tutti i lettori!

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa natalizia e, ringraziando tutti i suoi lettori, augura a tutti feste serene dando appuntamento al 7 gennaio 2025
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...