Lavoro e Professioni 2 Maggio 2019 11:07

I medici non si aggiornano. A rischio sospensione 4 su 10

Secondo l’ultimo rapporto del Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie relativo al triennio 2014-2016, solo il 54% degli operatori è in regola. Un dato che risulta particolarmente allarmante se si considera la scadenza del nuovo triennio 2017-2019

I medici non si aggiornano. A rischio sospensione 4 su 10

La sospensione di un odontoiatra reo di non aver adempiuto alla formazione continua ha aperto il dibattito su carenze e necessità riguardanti l’aggiornamento professionale in sanità. Secondo l’ultimo rapporto del Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie relativo al triennio 2014-2016, solo il 54% degli operatori è in regola. Un dato che risulta particolarmente allarmante se si considera la scadenza del nuovo triennio 2017-2019.

IL CASO
La sanzione è arrivata dalla Commissione Albo di Aosta guidata da Massimo Ferrero a scapito di un odontoiatra già segnalato in Francia per lo stesso motivo. Una sospensione, pur smussata da 6 a 3 mesi, ribadita in secondo grado dalla Commissione Esercenti Arti e Professioni sanitarie-CCEPS. A prevedere sanzioni per chi non si aggiorna sono la legge Lorenzin 3/2017, e prima ancora il decreto legislativo 138 del 2011 che parla di “illecito disciplinare”. Fin qui gli Ordini avevano privilegiato gli incentivi a chi frequenta i corsi ECM totalizzando i crediti del fabbisogno formativo rispetto a misure “repressive”.

LEGGI: FORMAZIONE ECM, AD AOSTA PRIMA SANZIONE VERSO UN ODONTOIATRA INADEMPIENTE

COSA SI PUÒ FARE
«La normativa in Italia c’è – spiega dalle pagine del Messaggero, Massimo Tortorella, presidente Gruppo Consulcesi – manca la sanzione. Più utile ancora sarebbe ragionare sugli incentivi: ad esempio a un medico correttamente formato si potrebbe abbassare il premio assicurativo o si potrebbe dare maggiori possibilità di avanzamento nella carriera. La formazione, inoltre, deve essere di migliore qualità. L’Italia è ai primi posti nel mondo per la sanità, bisogna tutelare questa eccellenza. In Albania, partirà la blockchain sulla formazione che certifica il percorso fatto. La sanzione all’odontoiatra è la prima di tante che arriveranno. Chi si forma ha meno probabilità di cause per responsabilità professionale»

PIÙ SANZIONI NEL 2020?
«Le sanzioni ci sono già oggi per legge, e il Codice deontologico pone la formazione continua tra i caratteri fondanti della professione, ma in tempi di carenza di personale l’applicazione delle norme ha trovato ostacoli. – Sono le parole di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) raccolte dal portale Doctor33 – Alcune aziende sanitarie non hanno adempiuto all’obbligo di somministrare ai medici i percorsi formativi da contratto, specie nel triennio 2014-16. Abbiamo rimediato incrementando l’offerta formativa e dato tempo anche quest’anno di spostare i crediti conseguiti sulle annualità precedenti. Con il 2019 si completa il triennio in corso, dal 2020 contiamo che la situazione sia normalizzata. Come Fnomceo stiamo supportando gli ordini provinciali, e fornendo gli elenchi dei medici che ancora non hanno ottemperato al fabbisogno. In passato abbiamo cercato di snellire ridondanze, concesso margini di oscillazione sui crediti da totalizzare, esentato i pensionati che non esercitano in modo continuativo ma vogliono restare iscritti all’ordine. L’anno prossimo ambiamo ad affrontare il tema del rispetto degli obblighi contrattuali nelle aziende e abbiamo istituito una Commissione di Verifica e monitoraggio degli adempimenti formativi nelle regioni; contiamo di formalizzare il passaggio con l’insediamento della nuova Commissione ECM in Agenas».

«Tra le professioni sanitarie quella medica appare la più aderente al rispetto dei fabbisogni formativi (il 54% degli iscritti Fnomceo ha raggiunto in tempo il target di crediti 2014-16 ndr). – Continua il presidente Anelli – Spesso gli iscritti ci manifestano aspetti burocratici, che vanno affrontati anche se in parte sono giustificati dalla necessità che lo stato tuteli i pazienti e i medici garantendo la qualità e la trasparenza dei processi formativi anche da speculazioni economiche».

Quanto alla sentenza, «chi non si aggiorna rischia; è automatico che un legale a seguito di una denuncia acquisisca la posizione formativa del professionista e la utilizzi in sede di contenzioso. Del resto, intraprendere una professione sanitaria vuol dire affrontare un percorso in cui aggiornarsi è fondamentale, un po’ come iscriversi a un corso di laurea dove la frequenza è obbligatoria. Non bastano per noi undici anni di formazione, si deve essere disposti ad affrontare sfide che cambiano, e a veder alzare l’asticella ogni giorno».

Articoli correlati
Gas serra e cambiamento climatico: il Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare emette la prima advisory opinion
Legali Consulcesi: “Pronuncia storica che sottolinea la responsabilità degli Stati nel contrastare l’inquinamento dell’aria, riconosciuta, insieme al cambiamento climatico, una reale minaccia per i diritti umani”
8 marzo, FNOMCeO: «Maggioranza medici è donna. Modelli organizzativi ne tengano conto»
Per il presidente Filippo Anelli non è accettabile che il 75% delle assenze per maternità non venga coperto: «Questo significa che ogni gravidanza va irrimediabilmente a pesare sulle spalle dei colleghi che rimangono in servizio»
Giornata personale sanitario, dal Covid-19 all’aviaria: le parole dei protagonisti
Nella cerimonia che si è svolta presso la Pontificia Università San Tommaso D'Aquino anche il monito del vicepresidente CEI Francesco Savino: «Il diritto alla salute negato è una violenza». Dal presidente FNOMCeO Filippo Anelli l’allarme sulla carenza di personale: «Le Case di Comunità rischiano di non aprire»
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...