Cicchetti (ALTEMS): «Puntiamo alla formazione di professionisti capaci di diffondere in modo semplice notizie complesse come quelle medico-scientifiche. Durante la pandemia siamo stati tutti vittime di “infodemia”»
Messaggi semplici, ma completi. È questo l’obiettivo a cui dovrebbero puntare i giornalisti e, in questo particolare periodo storico, anche i medici, quotidianamente sotto i riflettori dei media. A questi professionisti ed a tutti coloro che desiderano specializzarsi in questo ambito si rivolge il Master di I livello in Comunicazione Sanitaria, promosso dall’Alta Scuola in Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) e dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dell’Università Cattolica.
L’emergenza Covid ha posto il tema della comunicazione al centro della buona gestione della pandemia stessa: «Negli ultimi tempi – dice Americo Cicchetti, direttore dell’ALTEMS – siamo stati tutti vittime di “infodemia”, cioè di una sovraesposizione mediatica sugli effetti, le cause e le dinamiche che si sono create intorno alla diffusione del nuovo coronavirus».
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È circolata una mole enorme di informazioni, non sempre accuratamente verificate, che ha reso difficile, a cittadini e operatori sanitari, orientarsi e individuare fonti di conoscenza certe. Da un lato, chi doveva diffondere le notizie ha avuto difficoltà a comunicarle in modo semplice, trattandosi di argomenti estremamente complessi e, dall’altro, i fruitori di queste notizie non sempre sono riusciti a comprenderle in modo completo e dettagliato.
«Per preparare questo progetto – racconta Cicchetti – ci siamo confrontati con alcuni professionisti, protagonisti della comunicazione in questa prima fase della pandemia, per valutare cosa avrebbero rifatto allo stesso modo o cosa, invece, avrebbero evitato di ripetere». E partendo da questo confronto è stato pian piano strutturato il programma del master che sarà inaugurato nel mese di marzo del 2021: «È un master di primo livello, rivolto a coloro che abbiano conseguito almeno una laurea triennale – sottolinea il direttore dell’ALTEMS – . Le iscrizioni sono aperte fino all’11 gennaio 2021 e potranno accedere coloro che già lavorano nel mondo della comunicazione, come giornalisti e addetti stampa, ma anche medici e professionisti sanitari o chiunque abbia un’attitudine in questo ambito».
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Non solo nozioni teoriche ma anche tanta pratica. «Partiremo dalla ricostruzione dei contesti, analizzando quelli che caratterizzano il mondo della sanità nelle sue diverse articolazioni: dalla medicina clinica, alla sanità pubblica, fino all’indotto industriale. Perché – aggiunge Cicchetti – chiunque voglia impegnarsi in questo tipo di comunicazione dovrà senz’altro investire tempo, competenza e intelligenza, ma dovrà necessariamente conoscere anche gli ambienti in cui si troverà a lavorare. Contemporaneamente, impererà ad acquisire dimestichezza con il mondo dei media vecchi e nuovi, dalla carta stampata al web».
Le lezioni, compatibilmente con le regole sulla didattica che saranno in vigore il prossimo anno, potranno essere in presenza o a distanza. «Ampio spazio sarà dato anche alla pratica – continua il direttore dell’ALTEMS -, attraverso laboratori e testimonianze, sia istituzionali che professionali, di coloro che sono già affermati nel settore della comunicazione sanitaria. L’esperienza vissuta durante la pandemia ha evidenziato anche la necessità di saper essere empatici con i fruitori delle notizie. C’è bisogno di una medicina e di una scienza più vicine alle persone comuni. In futuro dovremmo imparare a fare più attenzione alla capacità di saper trasporre gli argomenti che riguardano questo particolare ambito in una chiave semplificata. Un’esposizione semplice ma completa di quei messaggi che, provenendo dalla medicina e della scienza, possono apparire troppo complicati da comprendere. E l’obiettivo di questo master – conclude Cicchetti – è, dunque, formare professionisti che abbiano contemporaneamente tutte queste competenze».
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