L’ordinanza 590/221 sottolinea l’«urgenza di proseguire gli studi». Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi: «Ancora una volta si è dovuti passare per i Tribunali per ottenere il diritto allo studio»
Il Consiglio di Stato, con ordinanza n. 590/2021, è intervenuta in favore degli studenti di Medicina che avevano fatto ricorso contro lo sbarramento del numero chiuso. Nello specifico, i ricorrenti dell’anno accademico 2018/2019 possono continuare a frequentare le lezioni e a sostenere gli esami previsti. Una decisione, quella del Consiglio di Stato, che sottolinea l’importanza di non interrompere la carriera universitaria ad uno studente che ha ottenuto la possibilità di iscriversi con riserva alla facoltà. Nel testo dell’ordinanza viene infatti evidenziata «l’indifferibile urgenza di assicurare la prosecuzione del corso e della carriera accademica, affinché gli istanti non perdano anni di studio e di frequenza ai corsi».
Gli aspiranti medici che non riescono a superare il test di ingresso e che ricorrono alla giustizia perché convinti di essere stati esclusi ingiustamente, ottengono generalmente la possibilità di iscriversi (per l’appunto, con riserva) in attesa che la giustizia amministrativa faccia il suo corso. Molto spesso, però, passa troppo tempo prima di ottenere una sentenza definitiva.
«Ancora una volta si è dovuti passare per i Tribunali per ottenere il diritto allo studio – ha commentato il Presidente di Consulcesi (network legale da sempre al fianco degli aspiranti camici bianchi) Massimo Tortorella –, nonostante la pandemia abbia messo in luce l’urgenza di riformare il sistema formativo dei camici bianchi a partire dall’ingresso in Facoltà. Anche il Consiglio di Stato ha sottolineato con questa ultima ordinanza l’ “urgenza” di far proseguire gli studi agli aspiranti medici, ai quali auguro vivamente di veder realizzato quanto prima il loro sogno».
«Una situazione – spiegano ancora da Consulcesi – che fa emergere tutte le contraddizioni di un metodo di selezione per l’accesso alle facoltà a numero chiuso che non è in grado di individuare in modo efficace chi merita davvero di iscriversi. Senza dimenticare che tra i motivi che hanno portato questi studenti a presentare ricorso ci sono le irregolarità riscontrate nel giorno dei test, ma anche l’insufficiente numero di posti previsti dai Ministeri competenti. Chiunque può avere maggiori informazioni sia attraverso i nostri social sia attraverso lo sportello informativo www.numerochiuso.info».
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