Le voci degli studenti: «È necessario garantire controlli adeguati al contesto in cui ci si trova». Cresce il fronte per l’abolizione del numero chiuso a medicina. Tribunali intasati dai ricorsi
Ad un mese dal test d’ingresso, sono disponibili le graduatorie nominative per l’accesso alle facoltà di medicina e chirurgia. In queste ore si sono rinfocolate le polemiche sulle irregolarità denunciate dagli studenti: un’ondata che risale al giorno stesso della prova e non accenna a placarsi. Intanto si ingrossano le file del fronte politico e istituzionale che sostiene l’abolizione del numero chiuso.
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«Ho visto una ragazza che allo scadere dei 100 minuti non aveva ancora consegnato la penna. Ho notato altri che addirittura hanno continuato a mettere crocette anche quando il tempo a disposizione era ormai finito», raccontava a Sanità Informazione nel giorno della prova una studentessa appena uscita dalle aule dell’università Federico II di Napoli.
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E non era l’unica. Anche in altre università sembrava che il ‘furbetto di turno’ avesse ‘dimenticato’ alla consegna del test di restituire la penna: «Il tempo era già scaduto – lamentava ai nostri microfoni un’altra concorrente – quando abbiamo sentito il rumore di una penna che cadeva a terra. Apparteneva ad una ragazza, una delle partecipanti. Il presidente si è immediatamente alzato per controllare l’accaduto. Io intanto avevo consegnato il mio test ed ho dovuto lasciare l’aula. Non so se ci siano state altre conseguenze. Vedremo».
Insomma, anche quest’anno non sono mancate le stranezze. Anomalie che, secondo le stime della Consulcesi, network legale di riferimento per la tutela dei medici e degli aspiranti camici bianchi, potrebbero portare ad un +40% di ricorsi. L’annoso problema del numero chiuso, infatti, è stato al centro del Convegno “Formazione medica specialistica” organizzato presso il Palazzo della Minerva del Senato da Sanità Informazione, durante il quale notevoli criticità sono state sollevate anche da Ines Simona Pisano, magistrato del Tar del Lazio: «Noi abbiamo una normativa sul numero chiuso che, a mio parere, pone molti problemi di legittimità costituzionale – aveva sottolineato il magistrato -. La prima questione è quella del diritto allo studio, il diritto di tutti i ragazzi a poter studiare per poi esercitare questa professione. La modalità di selezione attuale blocca tantissimi aspiranti medici».
Intanto, chiunque fosse stato spettatore di altre irregolarità e non le avesse ancora segnalate, può ancora dire la sua. Attraverso il portale web www.numerochiuso.info o chiamando il numero verde 800.122.777 è possibile confrontarsi con le esperienze degli altri concorrenti e chiedere il parere – gratuito – di uno degli oltre 1000 consulenti messi a disposizione dalla Consulcesi. Lanciata anche una campagna social su Facebook e Instagram attraverso l’hashtag #IoMerito.