Dalla qualità dei corsi di formazione all’introduzione di un sistema premiante per i professionisti che si aggiornano, il segretario della Federazione degli Ordini dei Medici delinea le direttive che la Commissione ECM sta seguendo per riformare la formazione continua
Premiare i professionisti che rispettano l’obbligo formativo, puntare sulla qualità dei corsi di formazione e valorizzare l’aggiornamento sul campo. Sono queste le tre direzioni intraprese dalla Commissione nazionale per la formazione continua che in questo concitato 2020 si sta occupando anche della riforma del sistema ECM.
A delinearne lo scheletro è Roberto Monaco, segretario della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici: «Da una parte deve essere valorizzato il quotidiano del singolo professionista che tutti i giorni si aggiorna per poter garantire una prestazione di salute ottimale ai pazienti – spiega a Sanità Informazione –. Dall’altra dobbiamo fare in modo che ci sia una sorta di certificato di qualità di questa formazione. Dobbiamo garantire ai cittadini una formazione del personale sanitario di alto livello, e questo possiamo farlo grazie ai corsi, alle simulazioni, ad un aggiornamento sempre nuovo, che sia al passo con i tempi».
Quindi, Monaco sposa la proposta del direttore generale del Co.Ge.APS Enrico De Pascale di introdurre un meccanismo che possa premiare i professionisti sanitari che risultino in regola con gli ECM: «Sono pienamente d’accordo. I medici vogliono aggiornarsi, ma il problema è che tante volte le ore previste per la formazione devono essere dedicate all’assistenza per far fronte alla carenza di personale. Ma questo non è ammissibile, significherebbe abbassare il nostro grado di formazione. Invece dobbiamo volere una formazione continua sempre più forte. E per raggiungere questo risultato – conclude – un sistema premiante sarà sicuramente un aiuto importante».
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