Lavoro e Professioni 21 Giugno 2018 10:00

Vuoi studiare medicina? Inizia dal liceo. Il 98% degli studenti dell’indirizzo biomedico supera il test d’ingresso

L'indirizzo, ideato dal liceo Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria, da settembre sarà replicato in cento licei scientifici e classici. Delle 150 ore del triennio dedicate alla formazione biomedica, 60 sono gestite da medici. Ce ne ha parlato la dirigente scolastica del liceo capofila Giuseppina Princi
Vuoi studiare medicina? Inizia dal liceo. Il 98% degli studenti dell’indirizzo biomedico supera il test d’ingresso

Fino a qualche anno fa, chi voleva diventare un medico iniziava a pensarci all’ultimo anno di superiori. Adesso, invece, i primi mattoni della strada che porterà ad indossare il camice bianco possono essere posati ben prima. Esiste infatti il liceo ad indirizzo “biologia con curvatura biomedica”. È stato ideato e sperimentato otto anni fa dal liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria insieme all’OMCeO provinciale. E il successo del percorso, del numero di iscrizioni e, soprattutto, i risultati degli studenti che sono riusciti ad entrare a medicina hanno acceso i riflettori su un indirizzo che, grazie ad un protocollo firmato dal Ministero dell’Istruzione e dalla FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), dallo scorso anno è stato istituzionalizzato su scala nazionale in 27 licei scientifici. E da settembre le scuole che offriranno l’indirizzo saranno cento: non solo licei scientifici, ma anche classici, riuniti in una rete di cui il Da Vinci è capofila. Non è escluso, inoltre, che nel prossimo futuro coloro che frequenteranno questo percorso avranno una corsia preferenziale o un punteggio particolare ai fini dell’accesso alle facoltà scientifiche a numero chiuso.

LEGGI ANCHE LO SPECIALE SULLA FORMAZIONE DEI MEDICI, DAI 15 AI 99 ANNI

Come ci ha raccontato la dirigente scolastica del liceo di Reggio Calabria Giuseppina Princi, i risultati ottenuti dalla sperimentazione del Da Vinci sono molto indicativi: il 98% dei diplomati che ha tentato il test di ingresso è riuscito a superarlo senza alcun tipo di preparazione ulteriore; ma il 40% degli studenti si è ritirato dal percorso stesso, perché ha capito di non essere tagliato per fare il medico. Magari perché si è reso conto che il sangue gli fa impressione, per esempio. L’indirizzo biomedico quindi da un lato prepara, gratuitamente, al test d’ingresso, e dall’altro funge da orientamento e da filtro, e potrebbe quindi rappresentare una possibile risposta al numero eccessivo di studenti che ogni settembre si cimenta nel fatidico test.

Un test in cui la sola preparazione teorica, seppur solida, può non essere sufficiente: è fondamentale anche sapere come affrontare la reazione più comune dei neodiplomati quando si trovano davanti alle 45 domande cui rispondere in un’ora e mezza: il panico. Ecco perché agli studenti che frequentano questo indirizzo ogni due mesi viene somministrato sin dal terzo anno un test strutturato proprio come quello d’ingresso, che consente non solo di verificare la comprensione degli argomenti studiati, ma insegna anche a gestire il tempo e l’ansia da prestazione.      

LEGGI ANCHE: TEST PER L’ACCESSO A MEDICINA: SOLO UN CANDIDATO SU SETTE CE LA FA

«È emerso – spiega la dottoressa Princi a Sanità Informazione – che nel primo test somministrato il 65% degli studenti ha riportato una valutazione inferiore o uguale alla sufficienza; ma questa percentuale, dal secondo test in poi, è scesa al 38%, mentre il 62% dei ragazzi ha totalizzato punteggi superiori alla sufficienza. Se all’inizio tutti hanno avuto difficoltà ad affrontare un metodo nuovo, con l’esperienza sono riusciti a mantenere una tendenza positiva costante».

Ma come si articola il percorso formativo? «Per ogni anno del triennio – prosegue la dirigente scolastica – 50 ore sono dedicate alla formazione biomedica: 20 ore sono affidate ai docenti di scienze del liceo che forniscono la base teorica; altre 20 ore sono gestite dai medici indicati dagli OMCeO che curano la parte più pratica ed esperienziale; infine, 10 ore vengono svolte presso strutture laboratoriali esterne, reparti ospedalieri o centri trasfusionali, dove si mette in pratica quello che si è imparato in classe».

Un percorso che «aiuta i ragazzi ad effettuare delle scelte consapevoli, sia universitarie che professionali». Anche grazie al fondamentale contributo dei 323 medici coinvolti, che presto avranno facoltà di richiedere gli ECM per le ore di docenza svolte: «Erano molto contenti di poter aiutare i ragazzi. C’è un entusiasmo dilagante. E prima che l’indirizzo fosse disponibile a livello nazionale, i genitori ci chiamavano da tutta Italia, intasando la nostra segreteria, e dicendoci che sarebbero stati disponibili anche a trasferirsi qui a Reggio Calabria per poter iscrivere i propri figli a questo percorso», racconta sorridendo la dottoressa Princi.

«È bello – conclude – che per una volta sia il sud a fare scuola al resto d’Italia. Il Paese sta camminando insieme e siamo proprio noi i portavoce di questo cambiamento».

GUARDA L’INTERVISTA DOPPIA AGLI STUDENTI DI MEDICINA: MATRICOLA VS LAUREANDA

Articoli correlati
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Università e Metaverso: un avatar aiuta a scegliere il corso di laurea
È online il primo servizio di orientamento universitario del Metaverso: un avatar a cura di AteneiOnline assisterà gratuitamente i più giovani nella scelta del percorso di studio.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...