I casi più eclatanti a Roma, Firenze e L’Aquila, ma si registrano anomalie anche in molte altre facoltà italiane per utilizzo di penne, smartphone e violazione delle procedure. La protesta in un Flash Mob, Massimo Tortorella: «Ogni medico è un supereroe e il primo grande nemico da sconfiggere è proprio il numero chiuso»
Alla Sapienza sono intervenute le forze dell’ordine in quanto erano presenti alcuni studenti con documenti falsificati e 60 candidati sono stati spostati in un’altra aula. Sempre a Roma diversi studenti si sono portati la penna da casa e uno di loro, che poi si è spacciato per giornalista, aveva un microfono nella camicia. A Torino invece la madre di un aspirante medico che presenta una particolare patologia per cui sono previsti degli accorgimenti (come ad esempio tempi di consegna del test più lunghi), riferisce che la commissione non ha voluto riconoscere quanto previsto da regolamento e che il ragazzo ha poi dovuto sostenere il test secondo le stesse modalità previste per gli altri. A L’Aquila alcuni ragazzi hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri perché si erano accorti che alcuni candidati copiavano, e alla loro richiesta di verbalizzazione del fatto sono stati spostati, mentre chi barava è rimasto al suo posto. Questi i casi più gravi, ma si segnala anche il fatto, notato dai ragazzi a Pavia e a Palermo, che è stata inserita una domanda su Leonardo da Vinci quando, invece, il Miur aveva assicurato che il questionario avrebbe riguardato solo il periodo storico del ‘900. Per non parlare di un errore di battitura che però poteva inficiare il senso di una delle domande: a Firenze, infatti, studenti hanno segnalato di aver trovato nella domanda “un ovociti” e di aver perso diversi minuti a capire se si trattasse di singolare o plurale.
È questa la denuncia di Consulcesi, network legale leader nella tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo. Sono già centinaia le segnalazioni raccolte sul portale www.numerochiuso.info, sui canali social e dai consulenti presenti fisicamente in diverse università in giro per l’Italia.
«C’era da aspettarselo, ma non nelle proporzioni gigantesche che vediamo in queste ore – spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi –. Come ogni anno, test di Medicina e irregolarità sono quasi sinonimi, eppure mai come oggi si sono verificate tante e gravi irregolarità. La conferma arriva anche da quanto apprendiamo dai telegiornali Rai e Mediaset e dalle principali testate, Repubblica e Corriere della Sera in primis. Sono loro a restituirci la misura del fenomeno che coinvolge gran parte delle Università italiane con 8 candidati su 10, come riporta il Tg2, pronti a fare ricorso. È da tempo che sosteniamo che anche a fronte dell’aumento, previsto per il test di quest’anno, di 11.789 posti, parliamo ancora di numeri troppo esigui per garantire al nostro Paese un Servizio sanitario nazionale di livello, senza carenze di personale e con medici preparati. Il problema sta alla base: è il sistema ad essere sbagliato e negli anni ha dimostrato gravi lacune, confermando la sua inadeguatezza nel selezionare i medici del domani. A conti fatti, a decidere ogni anno chi deve entrare nelle Facoltà di Medicina sono i ricorsi, non il numero chiuso. Ogni anno è la stessa storia: da errori nei quesiti somministrati alla violazione della segretezza dei test e dell’anonimato dei candidati, dalla disposizione irregolare delle postazioni all’utilizzo di smartphone in aula. Per non parlare di quei “furbetti” che, come riportato nei giorni scorsi dalla stampa, si sono muniti di auricolari-spia per barare al concorso e farsi suggerire le risposte giuste».
Per dimostrarlo, quest’anno Consulcesi ha inviato decine di consulenti nelle università di Roma, Napoli, Milano, Firenze, Ferrara, L’Aquila, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Pescara, Palermo, Pavia, Pisa e Torino. Questi hanno parlato direttamente con i candidati e hanno chiesto loro se avessero riscontrato delle irregolarità. La risposta, purtroppo, è stata affermativa nella stragrande maggioranza dei casi. Tant’è che, al momento, è previsto un aumento di circa il 30% di nuovi ricorsi rispetto all’anno scorso.
«Per dare più forza al nostro messaggio – continua il presidente di Consulcesi – quest’anno abbiamo organizzato un flashmob con alcuni performer travestiti da supereroi con il camice bianco. C’erano Iron Man, Capitan America, Spiderman e Wonder Woman. Questo perché ogni medico è un supereroe, pronto a mettere la sua vita al servizio del prossimo. A battersi, in una sala operatoria, in un pronto soccorso, nelle quattro mura del suo studio, per i propri pazienti. Una battaglia quotidiana che i medici italiani portano avanti con grandi sacrifici, purtroppo non sempre riconosciuti. Senza contare che, negli ultimi anni, sono sempre di meno. Mai come oggi appare quindi ingiusto e superfluo il sistema del numero chiuso. Se ogni medico è un supereroe, il suo primo nemico rimane infatti proprio il numero chiuso. Un nemico che non può essere vinto soltanto oggi, superando il test d’ingresso, a colpi di crocette. Quello che i tanti studenti si trovano infatti a dover affrontare è uno scontro impari, viziato – come ogni anno – da troppe e gravi irregolarità che inficiano l’esito stesso del test. Con il risultato che alunni meritevoli resteranno fuori da Medicina. Per questo, mai come oggi, è importante scendere in campo per far valere il proprio diritto allo studio. E noi di Consulcesi lo abbiamo fatto con i nostri supereroi in camice bianco. Una squadra fortissima pronta a difendere i sogni di migliaia di ragazzi, veri e propri “Vendicatori” contro un sistema di selezione ormai superato. Quale che sia l’esito del test, è tempo di guardare avanti. Una possibilità di diventare medico esiste davvero per tutti. Basta non perdersi d’animo».
«Sono ormai 20 anni – conclude Tortorella –, ovvero da quando è stato istituito il Numero Chiuso, che accogliamo le richieste di aiuto di tutti gli studenti ingiustamente penalizzati dalle irregolarità dei test. Grazie ai nostri ricorsi migliaia di loro si sono potuti immatricolare ed hanno potuto coronare il sogno di indossare il camice bianco».
Consulcesi mette a disposizione dei candidati il portale web www.numerochiuso.info e i propri social, per raccogliere testimonianze e fornire informazioni su come tutelarsi in caso di scorrettezze durante la prova. A loro disposizione ci sono anche 1000 consulenti consultabili gratuitamente attraverso il numero verde 800.189091.