In occasione della Giornata internazionale degli studenti, che si celebra oggi in tutto il mondo, Consulcesi rilancia l’appello a rivedere il metodo di selezione per entrare alla Facoltà di Medicina
«Non può esserci alcuna garanzia al diritto allo studio se l’ingresso alla Facoltà di Medicina, e non solo, nelle università italiane continua a essere legato a un sistema di selezione che non premia il merito e che, di fatto, impedisce a migliaia di studenti di intraprendere il percorso formativo desiderato». È il messaggio lanciato da Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi in occasione della Giornata Internazionale degli studenti, che si celebra ogni anno il 17 novembre.
Da un numero di posti disponibili inferiori al fabbisogno nazionale e che ogni anno lascia fuori dalle aule universitarie oltre 50mila giovani desiderosi di diventare medici, a irregolarità, errori e criticità nelle procedure che puntualmente si verificano durante i Test di ammissione, «l’accesso a Medicina e Professioni Sanitarie così com’è stato regolamentato e gestito finora per migliaia di studenti non è meritocratico, non è giusto e non è appropriato», aggiunge Tortorella. Per questo, ogni anno, Consulcesi mette a disposizione dei giovani aspiranti il proprio team di legali: l’obiettivo è quello di difendere il loro diritto ad accedere al percorso di studi scelto.
Se hai fatto il Test d’ingresso Medicina o Professioni Sanitarie e non sei entrato, puoi aderire al ricorso collettivo e ottenere l’iscrizione alla Facoltà. Non aspettare un altro anno: il Numero Chiuso non è stato abolito. Contattaci subito per una consulenza gratuita.
«Grazie al ricorso alla giustizia amministrativa – riferisce Tortorella – siamo riusciti nel corso degli anni a fare iscrivere a Medicina tantissimi studenti ingiustamente esclusi dai test d’ingresso alla facoltà. Le iscrizioni ‘con riserva’, che consentono agli studenti di seguire i corsi e sostenere gli esami, sono quasi sempre diventate iscrizioni effettive: abbiamo trovato una nuova via per dimostrare che alcuni studenti inizialmente esclusi meritano invece di intraprendere il percorso formativo in Medicina».
Le ordinanze che si sono susseguite negli anni, come anche la recente sentenza del Consiglio di Stato 8213/22 che ha visto accolto il ricorso di un gruppo di giovani studenti permettendo a questi di essere ammessi a tutti gli effetti alla facoltà di Medicina, hanno fatto sì che migliaia di studenti esclusi ai test di selezione fossero ammessi. «Vittorie importanti – commenta Tortorella – che confermano l’inadeguatezza del sistema come anche l’importanza di non arrendersi per far valere i propri diritti».
La recente riforma, secondo i legali di Consulcesi, non cambierà molto le cose dal punto di vista di tutela e garanzia al diritto allo studio. «La nuova riforma non modifica il sistema del Numero Chiuso e né le modalità di selezione, visto che rimarranno ancora validi i soliti test a risposta multipla – commenta Tortorella –. Si continuerà quindi a non offrire agli studenti garanzie per l’accesso alla Facoltà di Medicina dei più meritevoli. Il diritto allo studio – conclude – continuerà ancora una volta a essere ostacolato da un sistema rigido e difettoso».
«Chi non ha superato il test di Medicina deve affrettarsi per vedere riconosciuto il proprio diritto” avverte infine Tortorella. Consulcesi ormai da anni ha attivo il numero verde 800189091 e il sito numerochiuso.info attraverso cui chiedere informazioni, segnalare irregolarità o avere una consulenza legale specializzata. «Ma attenzione, il ricorso va presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria o da eventuali scorrimenti, questa è l’ultima chance».
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