Il segretario Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi: «L’ennesimo quiz sbagliato nel test di ammissione alle scuole di specializzazione e che ha generato un altro fiume di ricorsi»
«Mancano medici specialisti, le Aziende non sanno come coprire gli organici, le Regioni chiedono di far lavorare gli specializzandi, ma il Ministero dell’Università e Ricerca continua a rimandare le procedure necessarie all’immatricolazione degli aspiranti medici specializzandi», è la denuncia del segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi.
«È di ieri la notizia – afferma il dirigente sindacale – che il Mur avrebbe nuovamente modificato la graduatoria per l’ennesimo quiz sbagliato nel test di ammissione alle scuole di specializzazione e che ha generato un altro fiume di ricorsi. Un approccio da dilettanti, in cui il Mur blocca tutto per i suoi stessi errori: un fatto inaccettabile in un’emergenza pandemica. Lo abbiamo sostenuto da subito: la situazione ci obbliga ad essere tempestivi anche nelle immatricolazione degli specializzandi per l’avvio delle scuole, era ed è necessario mettere fine a questa pantomima dei continui rinvii del Mur, avviando immediatamente le immatricolazioni e, casomai, ammettendo in soprannumero successivamente chi vincerà il ricorso»
Per Filippi, «non si può paralizzare tutto come avviene da più di un mese solo perché non si vuole concedere qualche borsa in più per formare medici specialisti di cui il paese ha bisogno più del pane. A questo punto è un problema politico, ribadiamo la richiesta già fatta un mese fa: intervenga il Governo ed il Ministro della Salute per sbrogliare una situazione che sta lasciando nella confusione 23 mila candidati a fronte della grave carenza di specialisti», conclude.
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