Boom di candidature per il Test di Medicina. Anche quest’anno previsto esercito di esclusi. La guida pratica per gli studenti
Cambia il test ma non lo stress. A rincuorare lievemente le migliaia di studenti che anche quest’anno si preparano a contendersi l’accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia a numero chiuso i piccoli cambiamenti apportati al test di ammissione: meno domande di cultura generale e 720 posti in più disponibili.
Ma qual è il metodo di studio da seguire per preparare al meglio le ultime settimane a disposizione prima delle prove di settembre? Quali sono i testi cui affidarsi per l’ultimo ripasso? Come va organizzato il tempo che rimane, e quanto ne va dedicato al proprio benessere psico-fisico? Per aiutare gli aspiranti camici bianchi ad affrontare al meglio la stressante selezione, Consulcesi ha messo a punto un manuale di “rapid learning”.
Disponibile gratuitamente online, il “Manuale di sopravvivenza al Test di Medicina 2022” racchiude informazioni operative e dettagliate sugli argomenti oggetto di domande specifiche alle singole materie, ma anche consigli su come gestire il tempo tra ripasso teorico e simulazioni pratiche e una bibliografia e sitografia aggiornate.
Un’ansia comprensibile se si pensa che l’hanno scorso per i 14.020 posti si erano presentati in 55.117. Quest’anno sebbene i dati complessivi sulle candidature non siano stati ancora resi pubblici dal Ministero dell’Università e della Ricerca, quanto emerge dai dati parziali degli atenei lascia pensare che la competizione, nonostante i 14.740 posti disponibili, sarà altrettanto se non più dura.
Il primo segnale arriva dalla Bicocca di Milano per il corso di laurea di Medicina e chirurgia in lingua inglese: sono infatti 929 (674 femmine e 255 maschi), come fa sapere l’ateneo milanese, gli iscritti al test di quest’anno, il 25 per cento in più rispetto al 2021, quando i candidati sono stati 740.
Ma il numero dei candidati alle facoltà di Medicina e Chirurgia rispetto all’anno scorso è aumentato verso pressoché tutti gli atenei che ad oggi hanno pubblicato i dati. Fatta infatti eccezione per l’Università di Padova che nel 2021 aveva registrato 2738 iscritti per 86 posti contro i 1488 di quest’anno, l’Università di Catanzaro è passata dai 1142 candidati del 2021 ai 1547 di quest’anno, per un totale di posti rimasto invece invariato a 352. Simile situazione registra l’Università di Messina che vede 1488 candidati contro i 1072 dell’anno scorso, per 406 posti.
Meno ma pur sempre aumentati, gli scritti al test di ammissione presso l’Università di Pisa che per i 290 posti confermati dall’anno scorso vede 1278 pretendenti contro i 1179 registrati nel 2021 e l’Università di Siena che conta circa 50 iscritti in più (713 del 2021, 771 nel 2022) per i 250 posti.
Ci sono invece più posti disponibili all’Università di Torino che dai 359 del 2021 ne prevede 477 per l’anno 2022/2023, sebbene con una crescita di domande che passano dalle 2259 a 2517. Si rinnova e cresce infine anche l’interesse per l’Università di Varese Insubria che per i suoi 171 posti, quest’anno come l’anno scorso, vede 1666 candidati contro i 1475 del 2021.
«La riduzione delle domande di cultura generale a favore delle materie disciplinari e l’aumento dei posti disponibili sono sicuramente segnali positivi e sicuramente tra le ragioni di un rinnovato interesse negli studenti, come dimostrano i dati parziali emersi sul gli iscritti ai test» dichiara Massimo Tortorella Presidente Consulcesi che da anni si fa portavoce del desiderio degli studenti italiani di vedere riformato l’attuale sistema di selezione.
«Si prevede quindi una competizione non meno dura degli altri anni. In un contesto dove, guardando anche agli anni precedenti, possiamo ipotizzare che entrerà circa 1 studente su 5, “trappole” e “distrattori” possono avere la meglio sulle conoscenze, compromettendo definitivamente il risultato della prova più importante (almeno finora) per il futuro professionale di molti».
Nasce da questa consapevolezza la guida pratica per aiutare gli studenti a trarre il meglio dal difficile studio estivo e non ‘auto-boicottarsi’ nel giorno della prova: dalla struttura del test dall’individuazione delle materie da ripassare fino alle possibili irregolarità che possono verificarsi durante lo svolgimento. Il tutto arricchito da una nutrita appendice, con simulazioni da svolgere e rimandi a fonti di letteratura scientifica.
«Così, mentre attendiamo riforme più incisive ed efficaci e attendiamo di vedere gli effetti di quelle annunciate per l’anno prossimo ancora avvolte da molti interrogativi, noi di Consulcesi vogliamo stare vicino ai tanti giovani desiderosi di diventare professionisti della salute mettendo a loro disposizione l’esperienza dei nostri consulenti».
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