66.907 ragazzi il 5 settembre tenteranno il test, ma i posti in palio sono solo 10.008. Dal 19 settembre saranno disponibili i risultati del concorso e il 3 ottobre sarà pubblicata la graduatoria
Il 5 settembre sarà un giorno importante per il futuro di 66.907 ragazzi. Tanti sono coloro che tenteranno il temuto test per l’ingresso alla facoltà di medicina e odontoiatria e che, dopo le fatiche degli esami di maturità, hanno passato l’intera estate a prepararsi, studiando e svolgendo alpha test. I posti a disposizione per medicina sono solo 9100 a livello nazionale (contro i 9224 del 2016), cui si aggiungono i 908 posti per odontoiatria, i 655 per veterinaria e i 501 per medicina in lingua inglese. Sul sito del Ministero dell’Istruzione, è possibile consultare l’elenco della suddivisione dei posti per i singoli atenei.
I numeri parlano chiaro: solo un candidato su sette passerà il test. Quasi un terno al lotto, quindi, per accedere ai corsi che aprono le porte allo svolgimento della professione che, in molti casi, si sogna sin da bambini. E l’aumento del numero dei candidati registrato quest’anno (oltre quattromila in più rispetto all’anno scorso, quando i candidati erano 62694), accompagnato dalla diminuzione dei posti disponibili, rende ancora più difficile la prova.
I candidati si cimenteranno con 60 domande a risposta multipla, volte a testare le loro conoscenze di cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica e la capacità di risolvere problemi che necessitano di ragionamento logico.
I risultati del test saranno disponibili il 19 settembre nell’area riservata di ciascun candidato sul sito www.universitaly.it, dove, dal 29 settembre si potrà vedere il proprio test. La graduatoria nazionale nominativa sarà pubblicata il 3 ottobre e sarà consultabile sempre nella propria area riservata sul sito di Universitaly. Il 4 ottobre è previsto il primo scorrimento della graduatoria, mentre i successivi sono previsti per i martedì seguenti.
Intanto continuano ad essere molti gli studenti, i professori e le associazioni studentesche contrari al meccanismo del numero chiuso e che pensano che sarebbe meglio lasciare scegliere chi ha le capacità e la perseveranza di continuare il percorso e chi invece non ha la stoffa per diventare medico agli esami e alla difficile vita accademica della facoltà. D’altro canto, molti reputano il numero chiuso l’unico modo per garantire ai futuri dottori un posto di lavoro, visto che gli accessi alla facoltà sono regolati in base a quella che presumibilmente sarà la situazione lavorativa negli ospedali al termine del percorso di studi.
Intanto però la speranza condivisa da tutti è che quest’anno non si ripetano gli errori, i problemi e le irregolarità riscontrati in occasione del test degli anni passati che hanno spinto migliaia di ragazzi a presentare ricorso. A coloro che tenteranno l’esame quest’anno, non ci resta che augurare un grande in bocca al lupo.