I risultati dell’indagine Anaao Assomed sullo stato delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva integrativa nelle aziende sanitarie
I dati emersi dall’indagine Anaao, condotta su circa 180 aziende sanitarie e terminata il 30 giugno 2020, forniscono risposte importanti sul tema sia delle relazioni sindacali che dello stato dell’applicazione contrattuale 2016-2018 (Ccnl) in Italia. Come evidenzia il sindacato in una nota, l’insorgere della pandemia ha infatti certamente determinato condizioni di estrema difficoltà nell’avvio del confronto e nelle stesse attività applicative. In realtà il “distanziamento” sociale in parte è divenuto anche sindacale, favorendo i comportamenti anomali e in certo modo amplificandoli.
Il Ccnl 2016-2018 ha significativamente innovato le relazioni sindacali, da una parte adeguandosi alla legislazione intervenuta, più orientata a riportare alcune materie alla competenza aziendale, ma dall’altra accentuando fortemente alcune forme di relazioni. Sia sul versante del confronto, con l’Organismo paritetico, del tutto nuovo e fortemente partecipativo, sia sul versante della contrattazione decentrata cui vengono assegnate funzioni di vera contrattazione con materie critiche, anche di tipo economico.
Le relazioni sindacali sono perciò divenute centrali nella nuova contrattazione, certo condizionata dai circa 10 anni di blocco e dal deterioramento dei rapporti tra sindacato e aziende. La survey ha confermato i problemi, con alcune particolarità. Ha evidenziato una situazione che sconta il lungo periodo di stasi, ha delineato le criticità degli apparati delle aziende. Infine ha mostrato la necessità e l’urgenza dell’azione sindacale periferica, resa più organica, omogenea e penetrante a seguito di adeguate attività di formazione dei quadri, che l’Anaao ha progettato e che sta conducendo.
Dalla survey è infatti emerso un forte ritardo nel confronto regionale avviato solo nel 48% dei casi e concluso per il 18%. L’avvio delle procedure di contrattazione nelle aziende solo nel 28% dei casi, con una formale determinazione delle delegazioni sotto il 42%, e rispetto dei tempi previsti solo nel 7.75%. L’elemento innovativo e dinamico costituito dall’Organismo paritetico è stato previsto e in parte costituito solo nel 20% dei casi, con definizione del regolamento solo nel 16%.
Oggettiva criticità, essendo nelle nuove relazioni sindacali elemento propedeutico, l’attività di informazione è la previsione del relativo regolamento solo nel 4,3 % dei casi. In conclusione emerge un quadro critico ma “attivo”, su cui il sindacato si è ripromesso di intervenire subito, con un rafforzamento delle rappresentanze regionali e locali, sia in termini formativi che organizzativi diretti.
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