Molti lettori ci hanno chiesto informazioni circa il funzionamento del Fondo c.d. Balduzzi, cerchiamo quindi di approfondire la questione.
La necessità della costituzione di questo Fondo è diretta conseguenza della imperfezione della legge. Questa infatti, mentre ha imposto ai medici l’obbligatorietà dell’assicurazione professionale sanitaria, non ha obbligato parallelamente l’assicuratore a rilasciare la copertura al medico. La palese iniquità di questa situazione costituisce un danno potenziale di natura non solo individuale ma anche sociale, in quanto mette a rischio l’esercizio dell’ “ars medica”, soprattutto riguardo quegli interventi terapeutici o chirurgici particolarmente complessi. Il Fondo dovrà quindi intervenire a sostegno del medico in due casi distinti: quando il medico non riesce a reperire a qualunque prezzo una idonea copertura, e quando il medico, avendo interrogato il mercato assicurativo, ha ricevuto un’offerta a condizioni economiche insostenibili per la sua situazione economico/finanziaria.
Nulla sappiamo ad oggi circa l’effettivo funzionamento di questo Fondo. Certamente lo scopo per il quale è stato pensato è condivisibile (anche se la soluzione più netta sarebbe stata quella di prevedere l’obbligo per le Compagnie di rilasciare la copertura di responsabilità professionale ai medici). Resta qualche perplessità – ed un po’ di giustificabile scetticismo – circa l’efficacia e la tempestività d’azione che il nuovo Istituto saprà dimostrare. Rimaniamo tutti (soprattutto i giovani ginecologi, neurochirurghi, ortopedici etc, !) ansiosi di assistere all’esordio del Fondo, augurandoci che questo risulterà capace di soddisfare le esigenze per le quali è stato concepito.
I consulenti SanitAssicura