La Rc personale del responsabile di prevenzione e protezione
Sono un medico odontoiatra che opera come dipendente di un grande centro dentistico. Nella mia qualità di responsabile della sicurezza sono stato sanzionato dalla autorità competente con un’ammenda per una mia erronea interpretazione ed applicazione di una norma sulla sicurezza. La compagnia di assicurazione alla quale la mia azienda ha presentato la denuncia ha rifiutato il risarcimento; anche la mia azienda non ha inteso risarcirmi quanto da me pagato asserendo che si è trattato di una mia responsabilità personale. Chiedo se sia legittimo e corretto questo comportamento dell’Assicuratore ed anche del mio datore di lavoro.
Le due posizioni vanno innanzitutto distinte. Cominciamo dal rifiuto del datore di lavoro: in effetti la responsabilità della sicurezza è di carattere personale e conseguentemente, dal punto di vista puramente giuridico, la risposta negativa del suo datore di lavoro risulta legittima.
Quanto al rifiuto espresso dell’Assicuratore, è necessaria una precisazione: la polizza di Responsabilità civile ha un contenuto risarcitorio; ciò significa che l’Assicuratore si impegna a sostituirsi all’Assicurato nel risarcimento di un danno cagionato da quest’ultimo a terzi. Non è questo il caso dell’ammenda, la quale non ha un profilo risarcitorio, bensì sanzionatorio. Non si commina, infatti, una ammenda poiché si è tenuto un comportamento dannoso, ma al fine di ammonire, tramite la sanzione, sulla necessità di assumere un comportamento corretto. E’ pertanto giustificato e corretto il rifiuto dell’Assicuratore.
Ciò precisato, è doveroso anche ricordare che alcune compagnie, in deroga al principio sopra illustrato, riconoscono il rimborso di alcuni tipi di sanzioni ricevute dall’Assicurato.
Ennio Profeta – consulente SanitAssicura