Sono un medico fisiatra e svolgo episodicamente attività di medicina legale su incarico di privati. Sono incorso recentemente in uno spiacevole episodio dovuto ad un mio banale errore che mi sta creando una forte tensione nei rapporti con un mio cliente. Gli accertamenti sanitari, in parte non riproducibili, di un mio cliente sono andati smarriti durante il recente trasloco del mio studio. Il paziente ha imputato a me la responsabilità per il fatto che, in assenza di tale documentazione, la sua azione nei confronti degli operatori ritenuti colpevoli di avergli procurato un danno iatrogeno sarà estremamente difficile. Al mio rammarico per l’accaduto si è aggiunta la notizia negativa trasmessa dal mio assicuratore, il quale ritiene che il caso non sia compreso nelle garanzie della polizza stipulata per la mia responsabilità professionale. Le chiedo se a suo avviso il comportamento dell’assicuratore sia corretto e come in ogni caso io possa superare questa vicenda.
Le risponderò in maniera generica non avendo ovviamente potuto visionare la sua polizza e non conoscendo neanche la motivazione in base alla quale l’assicuratore ha rifiutato di prendere in carico la sua pratica. In primo luogo, ritengo che la sua polizza specifichi che oltre all’attività di fisiatria lei svolge anche l’attività di medico legale. In caso contrario, l’assicuratore avrebbe un motivo in più per rifiutarle la copertura. Ogni polizza di responsabilità professionale è infatti correlata ad un profilo di rischio a sua volta collegato alla specifica attività dichiarata dal medico all’atto della stipula della polizza. Esiste tuttavia un’altra forte motivazione che l’assicuratore ha presumibilmente invocato. Di norma la polizza di responsabilità professionale sanitaria si limita alla garanzia dei danni di natura fisica. Nel suo caso lei non ha invece procurato alcuna lesione al suo cliente. Il danno che Lei eventualmente ha procurato è puramente patrimoniale. E di norma questa tipologia di danno è esclusa dalle garanzie in quanto effettivamente poco attiene alla professione medica. Tuttavia alcune compagnie concedono, su richiesta, questa copertura specifica. In conclusione ho poco da suggerirle, che lei già non sappia, circa le azioni da intraprendere per neutralizzare o almeno minimizzare il danno. Quanto alla sua polizza: verifichi che effettivamente contiene quelle “lacune” che io ho presunto e quindi provveda a colmarle.
Ennio Profeta – consulente SanitAssicura