Stanziati 500 mila euro per assistere i genitori che perdono i propri figli. Il presidente degli psicologi: «Mi sarei aspettato un provvedimento per i parenti dei deceduti Covid»
Assistenza psicologica ai genitori che perdono un figlio, nelle carceri, alle donne in situazioni di vulnerabilità e vittime di violenza, a minori con patologie oncologiche, a persone con Alzheimer, demenze o disturbi delle spettro autistico. È così che la nuova Legge di Bilancio risponde alla crescente richiesta di sostegno psicologico della popolazione.
«Ci sono provvedimenti che riguardano singoli aspetti, ma mancano misure complessive per la prevenzione e la risposta al disagio psicologico legato alla pandemia – commenta David Lazzari, presidente del CNOP, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi -. La Legge di Bilancio avrebbe dovuto fornire due diverse tipologie di risposte: di tipo emergenziale, da erogare subito per tamponare la situazione, e che fa riferimento alla proposta della erogazione di voucher psicologici per le fasce più fragili e a rischio, e più strutturale, che riguarda l’attivazione o il potenziamento di servizi psicologici nel pubblico».
La Legge di Bilancio prevede comunque che gli psicologi possano essere assunti dalle Aziende Sanitarie per l’emergenza Covid ancora per tutto il 2021, con la possibile proroga dei contratti già in essere.
Altri interventi, invece, sono relativi alle situazioni di marginalità e povertà sociale, procreazione medicalmente assistita e violenza di genere. In particolare sono stati stanziati 500 mila euro per il finanziamento delle attività di associazioni che prestino assistenza psicologica e psico-sociologica in tutte le forme a genitori in lutto per la perdita dei propri figli. «Il problema del lutto è delicato. La letteratura ci dice che chi perde un figlio va sostenuto perché è ad alto rischio. Ma – sottolinea Lazzari – mi sarei aspettato un provvedimento che avesse riguardato i parenti dei deceduti Covid che, spesso, non hanno neanche potuto salutare i loro congiunti».
Sei milioni di euro, due milioni per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, invece, sono destinati a garantire e implementare la presenza negli istituti penitenziari di professionalità psicologiche esperte per il trattamento intensificato cognitivo-comportamentale di coloro che hanno commesso reati contro le donne e per la prevenzione della recidiva. «Un provvedimento importante – commenta il presidente del CNOP -. Qui siamo di fronte ad un duplice problema, quello di attivare interventi sugli autori di reati di violenza e quello delle carceri. Gli studi e le esperienze ci mostrano l’importanza di trattare psicologicamente chi ha avuto comportamenti di violenza di genere».
«Anche se – aggiunge Lazzari – la legge ha fatto una forzatura indicando il tipo di trattamento: credo che questo non sia compito del legislatore, ma dei tecnici. Sulle carceri posso solo dire che gli psicologi presenti sono del tutto insufficienti, ci sono situazioni veramente serie che non vengono seguite. Così il carcere diventa un incubatore di nuove forme di violenza e trasgressione, anziché un possibile canale per aiutare le persone a reinserirsi nella vita civile».
Nonostante i numerosi articoli dedicati all’assistenza psicologica ci sono delle esigenze che restano insoddisfatte. «Gli emendamenti presentati per rispondere ai bisogni psicologici legati all’emergenza Covid sono stati tutti respinti – puntualizza il presidente CNOP -. Alla fine la Camera ha approvato un ordine del giorno dell’onorevole Di Lauro che “impegna il Governo ad adottare tutte le iniziative volte a valutare la possibilità di garantire forme di agevolazioni destinate a categorie di soggetti fragili o, comunque, duramente colpiti dall’emergenza coronavirus. Ad adottare tutte le iniziative volte a valutare la possibilità di proseguire anche per i prossimi anni scolastici e rendere strutturale il servizio di supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche, già attivato per il corrente anno scolastico, anche tramite protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Consiglio Nazionale dell’ Ordine degli Psicologi”. Vedremo – conclude Lazzari – se il Governo recepirà queste indicazioni».
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