“Sì a impegno trasversale del Parlamento per soluzioni condivise”
Dopo la presentazione, avvenuta nei giorni scorsi nella Sala Nassirya del Senato, del Ddl “Atto Senato n.1269” denominato “Estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2005”, tante sono le voci dei principali protagonisti del mondo medico italiano che si sono alzate in favore di questa iniziativa.
Il motivo di questo plauso risiede nel fatto che questa transazione definitiva, fortemente voluta da Consulcesi – la più grande Associazione italiana di medici – e valida solo per coloro che avranno presentato ricorso, rappresenta un ottimo compromesso tra il rispetto del diritto dei medici che non hanno ricevuto il corretto trattamento economico per gli anni di specializzazione, e la tutela delle casse dello Stato il quale, senza un provvedimento del genere, rischia un esborso di alcuni miliardi di euro.
In merito abbiamo sentito Roberto Lala, presidente del più grande Ordine dei Medici d’Europa: l’OMCeO di Roma. “La presentazione di questo Ddl è un segnale importante che aspettavamo da tempo, perché risolve una questione molto semplice da capire: lo Stato italiano – spiega Lala – non ha rispettato le indicazioni provenienti dalla Comunità Europea ed ora c’è bisogno di una sanatoria. È un provvedimento giusto che serve sia ai medici danneggiati che allo Stato: chi deve essere rimborsato riceverà quanto dovuto senza passare per il calvario giudiziario, che implica tempo e costi non indifferenti. Lo stesso vale per lo Stato, che in seguito all’approvazione di questo Disegno di legge spenderà meno di quanto rischia di dover fare perché crollano le spese di gestione dell’iter dei ricorsi. Se la politica riesce a risparmiare i costi legati a questa vicenda fa un favore a sé, agli italiani e a tutti quei medici che hanno diritto ad un rimborso per gli anni di scuola post-laurea”.
L’Atto Senato n.1269 è frutto di un interesse trasversale per la questione. E proprio la presenza di proposte che arrivano anche dalla maggioranza di governo fa forse intravedere una luce in fondo al tunnel. “La trasversalità – concorda il presidente dell’Ordine di Roma – è fondamentale. Portare avanti una proposta da soli, anche se con forza, non è sufficiente. Se invece si riesce a trovare una sinergia tra parte e controparte si può finalmente trovare una soluzione condivisa che non scontenta nessuno. Anche perché se non troviamo noi un modo per uscire da questa situazione, continueranno a pensarci i tribunali”.
Un punto fondamentale del Ddl presentato è che la transazione proposta varrà soltanto per i camici bianchi che presenteranno ricorso. È dunque di primaria importanza per gli interessati continuare a ricorrere anche perché è un diritto sancito dall’Unione Europea. “Su questo – spiega Lala – non c’è alcun dubbio: chi ha frequentato una scuola di specializzazione in quel periodo e in quelle condizioni – e deve dunque essere rimborsato – ha tutto il diritto di chiedere il risarcimento dovuto e, anzi, deve assolutamente farlo”.
Per informazioni l’Associazione Consulcesi mette a disposizione il numero verde 800 122 777 e il sito www.consulcesi.it.