Lavoro e Professioni 22 Luglio 2014 16:39

Atto Senato n.1269: un consenso bipartisan per il Ddl “salva tutti”

Sale l’attesa per la soluzione che tutela i medici ex specializzandi e preserva le casse dello Stato

Atto Senato n.1269: un consenso bipartisan per il Ddl “salva tutti”

Il Ddl “Atto Senato n. 1269” denominato “Estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2005”, presentato al Senato pochi mesi fa, sembra mettere tutti d’accordo.

Si tratta, infatti, di una transazione definitiva, che rappresenterebbe il giusto compromesso tra il rispetto del diritto dei medici ad ottenere la corretta retribuzione per gli anni di specializzazione, e la tutela delle casse dello Stato che, in assenza di tale provvedimento, andrebbe incontro ad un esborso di alcuni miliardi euro. Va sottolineato che l’accordo transattivo, una volta entrato in vigore, avrà valore solo per i medici che avranno presentato domanda per il riconoscimento economico retroattivo del periodo di formazione e/o di risarcimento del danno. Da anni Consulcesi – la maggiore realtà italiana a tutela dei camici bianchi – segue la vicenda proponendo ricorsi e azioni collettive; ad oggi, forte di una legislazione totalmente favorevole al medico ricorrente, è riuscita a far riconoscere oltre 345 milioni dai tribunali di tutta Italia.

Luigi D’Ambrosio Lettieri, senatore di FI e primo firmatario del disegno di legge, è ottimista sull’esito legislativo del progetto: “Il fatto che vi sia un crescente interesse sul tema, anche da parte del Parlamento – dichiara Lettieri –  ci fa sperare in un lieto fine. Credo che l’accordo transattivo sia la soluzione migliore per rimettere in asse il rapporto fra medico e istituzioni”.

Il senatore PD Carlo Lucherini, dal canto suo, fa appello alla coesione tra tutte le aree del Parlamento, per giungere finalmente ad una soluzione condivisa che risparmi le casse pubbliche da uno stillicidio insostenibile:  “La trasversalità e l’unitarietà è assolutamente dovuta. In una fase in cui il governo sta lavorando per tagliare – osserva Lucherini – allo Stato converrà chiudere questa vertenza arrivando ad un accordo che eviti di sborsare somme eccessive”.

Parole che trovano riscontro in quelle di Beatrice Lorenzin, a capo del dicastero della Salute nel governo Renzi, secondo cui, in assenza di un provvedimento del genere “si falserebbe il rapporto tra cittadino e Stato, che chiede tasse ma deve pagare quando è chiamato a farlo. Va trovata una soluzione e snellito l’iter per ottenere i rimborsi. Serve inoltre  un sistema di riforme – conclude Lorenzin – che, in modo incisivo, riequilibri il rapporto tra Stato, cittadini e imprese, per rimettere in moto la macchina amministrativa”.

Per informazioni è a disposizione il numero verde 800.122.777 ed il sito www.consulcesi.it .

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