Lavoro e Professioni 5 Gennaio 2016 12:08

SPECIALE INGIUSTIZIE BANCARIE – «Cari medici ecco come difendersi da mutui e conti correnti irregolari»

Intervista a Mario Bortoletto, l’imprenditore veneto simbolo della rivolta contro gli abusi degli istituti di credito: «Metto in guardia i camici bianchi perché sono una delle categorie più esposte»

SPECIALE INGIUSTIZIE BANCARIE – «Cari medici ecco come difendersi da mutui e conti correnti irregolari»

Le banche, quando sbagliano, dicono che è colpa dei computer… Ma io ho le prove. In realtà, è un sistema consolidato ed esteso a tappeto».

Mario Bortoletto ha le prove della costanza e della capillarità delle “ingiustizie bancarie” e molto prima che gli istituti di credito finissero sotto accusa con la vicenda del “Salvabanche”, che ha mandato in fumo i risparmi di tanti correntisti, ha deciso di ribellarsi.


L’imprenditore veneto lo ha fatto in modo costante e testardo per non farsi schiacciare dalle banche con cui aveva conti correnti e mutui. Ha lottato e vinto. Poi ha raccontato la sua storia nei libri “Contro gli abusi delle banche” e “La rivolta del correntista” (entrambi editi da Chiarelettere) ed è così diventato il popolarissimo simbolo dei tanti che hanno deciso di vederci chiaro tra quella selva di cavilli, fino a scoprire gli enormi abusi delle banche. Ai microfoni di Sanità informazione si è soffermato in particolare sulla categoria dei medici.

«Mi permetto di dare un consiglio alla categoria dei medici. Non c’è un motivo logico per non controllare, perché spiace constatare che moltissime banche abusano di chi non ha tempo, dei professionisti e delle piccole imprese che hanno timore di mettersi contro la loro banca… Non deve essere così. Bisogna considerare gli istituti di credito come dei nostri fornitori. Noi siamo i loro clienti e se non ci trattano bene, cambiamo fornitore e ci facciamo restituire quanto ci è stato indebitamente sottratto».

Tra le tante ingiustizie bancarie emerse in questi mesi, quella dei mutui irregolari è una delle più diffuse tra cittadini e medici in particolare.
«Specialmente chi ha mutui dagli anni ’90 in poi ha buone possibilità di trovare criticità e sappiamo quale sia la penale applicata dalla magistratura: in caso di illecito, il mutuatario dovrà pagare solo il capitale del suo mutuo e non dovrà più pagare quelli futuri; inoltre, la banca sarà costretta a rifondere tutti gli interessi già pagati dalla prima rata in poi».

Ma a quali voci bisogna fare particolare attenzione?
«A tutti i costi che fanno lievitare a più del doppio il tasso convenzionale che la banca dichiara. Quando si va in contestazione, la magistratura somma tutti gli oneri aggiunti e se si supera il “tasso soglia”, che è il limite al quale il denaro può essere prestato, scatta la penale per la banca e si passa da debitori a creditori».

Sempre più spesso, però, si arriva ad una transazione con le banche senza arrivare alla magistratura.
«Sì, questa è una cosa positiva per i correntisti. Una volta emersa la criticità del caso, la legge impone di passare dall’istituto di mediazione prima di arrivare alla causa. Questo è un aiuto che può abbreviare molto i tempi. Le due principali banche italiane ora cominciano a transare molto più facilmente del passato. Hanno capito a loro spese, dopo centinaia di migliaia di cause perse, che non conviene andare avanti».

I suoi libri hanno avuto molto successo ma sulla stampa emergono con difficoltà i casi di banche che hanno perso contro correntisti e titolari di mutui…
«Quando le banche pagano, la prima parola scritta in grassetto è massima riservatezza. Voi capite che per loro la pubblicità delle ingiustizie bancarie è devastante…».

Un problema che hanno medici e strutture sanitarie convenzionate è quello del ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione.
«Sì, conosco diversi medici che hanno questa problematica: spese costanti e incassi a babbo morto. E così devi per forza attingere al credito bancario».

Quindi un motivo in più per i medici per agire e controllare mutui e conti correnti?
«Sì, vale per i medici in cui riscontro un certo timore, un po’ di vergogna per queste cose specialmente al Sud, in Puglia e Sicilia. Ma perché? I soldi sono i vostri. Può darsi (ma ho i miei dubbi) che la vostra banca sia stata ‘brava’, ma controllare non fa mai male. Troverete delle sorprese e molto spesso saranno positive…».

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