Carenza di medici di Pronto Soccorso e Anestesisti Rianimatori, è questione nota. Evitare facili escamotage e favorire attività aggiuntive dei professionisti disponibili, incrementando remunerazioni è la richiesta di AAROI-EMAC
La carenza di medici di Pronto Soccorso, così come la carenza di medici Anestesisti-Rianimatori, è da anni – ben prima della pandemia – una questione nota che ciclicamente si ripresenta in maniera dirompente come sta accadendo in questo periodo, particolarmente in alcune Regioni. Una soluzione nell’immediato non esiste, anche perché occorrerà attendere alcuni anni prima che l’aumento delle Borse di Studio per le due discipline ARTID e MEU produca i suoi effetti. Di fronte all’attuale carenza di tali specialisti, tuttavia, se da un lato occorrono soluzioni, dall’altro non devono essere adottati escamotage che creano ulteriori e più gravi problemi.
L’AAROI-EMAC, che rappresenta i medici Anestesisti Rianimatori e, nell’ambito dell’Emergenza-Area Critica, anche i medici di Pronto Soccorso, lancia ancora una volta l’allarme sulla necessità di far fronte ad un’emergenza concreta in un momento in cui, alla carenza si aggiunge il diritto alle ferie per tali medici, che più di tutti da oltre un anno sono in prima linea contro la pandemia Covid-19.
L’Associazione ritiene necessario in primo luogo procedere, nella misura più estesa possibile, per entrambe le specialità, alle assunzioni – con regolare CCNL Pubblico e non con contratti di lavoro diversi – di specialisti e al reclutamento dei medici in Formazione degli ultimi due anni. È indispensabile, inoltre, favorire le attività aggiuntive dei professionisti disponibili anche incrementandone la remunerazione oraria.
Per i soli PS, infine, stante l’attuale sistema delle “equipollenze” alla specializzazione MEU attualmente previste a norma di legge, laddove sia indispensabile, esclusivamente per non dover incorrere in interruzioni di pubblico servizio, ricorrere ad assegnare turni di servizio in PS a medici di altri reparti che, in base a tale sistema, abbiano titolo per integrare dotazioni organiche del tutto insufficienti, l’AAROI-EMAC insiste sul principio che tale soluzione sia adottata in primis sulla base di adesione volontaria.
A tal proposito si rimarca che «il settore specialistico di Anestesia e Rianimazione è equipollente unicamente a sé stesso, e quindi vanno respinte con la massima determinazione alcune iniziative di alcune Aziende pensano di coinvolgere nei turni di Pronto Soccorso gli Anestesisti Rianimatori».
Alla ben nota carenza di specialisti in ARTID, si sono aggiunte, infatti, l’urgenza di recuperare le liste di attesa e, non ultimo, la necessità di garantire almeno in parte l’abnorme accumulo di ferie arretrate dopo un anno di super lavoro.
Infine, per entrambi i settori specialistici ARTID e MEU, ci giunge notizia che – sempre in ordine sparso – alcune Aziende starebbero tentando di porre in atto organizzazioni del lavoro che prevedono di recuperare le prestazioni ordinarie rallentate da ultimo anche a causa della pandemia Covid-19 attraverso il ricorso al lavoro straordinario o ad obiettivi imposti forzosamente.
A fronte di tali notizie, l’AAROI-EMAC ha inviato una diffida a tutti gli Enti Pubblici del SSN, riservandosi ogni azione di contrasto all’attuazione di tali illiceità, non escludendo in tali casi proteste da attuarsi anche con la proclamazione di scioperi.
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