La Corte di Cassazione Penale con la sentenza n. 29053 del 12 giugno 2017 ha stabilito che in caso di diagnosi equivoca non c’è imperizia a carico dei sanitari che hanno effettuato una scelta chirurgica proprio perché dagli esami compiuti durante otto giorni di degenza del paziente nel reparto di chirurgia d’urgenza non era stata […]
La Corte di Cassazione Penale con la sentenza n. 29053 del 12 giugno 2017 ha stabilito che in caso di diagnosi equivoca non c’è imperizia a carico dei sanitari che hanno effettuato una scelta chirurgica proprio perché dagli esami compiuti durante otto giorni di degenza del paziente nel reparto di chirurgia d’urgenza non era stata affatto esclusa con certezza una neoplasia.
Ai suddetti sanitari era stato contestato, quali componenti dell’equipe chirurgica, profili di colpa professionale per non avere indagato ulteriormente con strumentazione diagnostica sulla natura della ipotizzata patologia. I giudici della Cassazione hanno confermato quanto stabilito dalla Corte d’Appello e cioè la mancanza di imperizia dell’equipe nel contesto diagnostico equivoco che, tra l’altro, non escludeva la presenza di neoplasia.