Lavoro e Professioni 14 Aprile 2021 16:10

Che fine hanno fatto i decreti attuativi della legge Gelli? Sono ostaggio delle Regioni

La Conferenza Stato-Regioni ritarda l’approvazione del decreto che regola le polizze assicurative dei professionisti sanitari. Tra gli elementi ostacolati, la proposta di legare la formazione continua alla prevenzione del rischio clinico

Che fine hanno fatto i decreti attuativi della legge Gelli? Sono ostaggio delle Regioni

L’approvazione della legge Gelli sulla responsabilità professionale, nel lontano 2017, era stata accolta con entusiasmo da parte di tutti gli attori in causa. Medici e professionisti sanitari in primis, ma anche pazienti e strutture. L’obiettivo della legge era (ed è), infatti, quello di ridurre il contenzioso, garantire un sistema risarcitorio più efficace e rivedere le polizze assicurative, da sempre tasto dolente della professione medica, soprattutto di alcune specializzazioni.

In questi anni non c’è stato un congresso che non abbia riservato una sessione (sempre partecipatissima) alle novità introdotte dalla legge. I convegni dedicati esclusivamente alla responsabilità professionale erano organizzati in tutta Italia con cadenza quasi settimanale. C’era una fame di informazioni e una voglia di cambiamento che solo una pandemia avrebbe potuto far passare in secondo piano. E infatti.

Il decreto sulle assicurazioni

Dall’approvazione della legge Gelli, dal lontano 2017, sono passati quattro anni ma alcuni suoi decreti attuativi, che la renderebbero (appunto) attuabile in ogni suo comma, non vedono ancora la luce. Ostaggio della Conferenza Stato-Regioni, in particolare, è il “Regolamento per la determinazione dei requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e per gli esercenti le professioni sanitarie”.

Il decreto, quindi, che va proprio a regolare le polizze assicurative. Quel tasto dolente di quella professione medica che da oltre 13 mesi viene elogiata per gli sforzi compiuti nella lotta al Covid-19 e a cui vengono promessi (più a parole che con i fatti) ricompense e riconoscimenti. Quella professione medica che chiede a gran voce maggiori tutele soprattutto per il periodo emergenziale, sempre più bersaglio di ricorsi e cause promossi da pazienti Covid e parenti delle vittime che (giustamente) cercano giustizia. E questo decreto attuativo della Legge Gelli potrebbe quantomeno chiarire alcuni aspetti fondamentali relativi alla responsabilità professionale di chi esercita una professione sanitaria.

Eppure le Regioni ne stanno ostacolando l’iter di approvazione, nonostante il parere favorevole di tutti i Ministeri competenti (Salute, Sviluppo economico ed Economia), della Federazione degli Ordini dei Medici e degli altri enti coinvolti (strutture sanitarie e assicurazioni, soprattutto). Il pomo della discordia sarebbe, da quanto si apprende, l’introduzione di un meccanismo di bonus-malus che legherebbe la prevenzione del rischio clinico all’obbligo di aggiornamento continuo di medici e professionisti sanitari.

Assicurazioni e formazione ECM

Si tratta dei commi 7 e 8 dell’art.3, che prevedono uno sconto sulla polizza assicurativa per coloro che, nel corso del triennio precedente, abbiano ottenuto almeno il 70% dei crediti ECM richiesti. Al contrario, in caso di mancato assolvimento dell’obbligo formativo e di sinistro, l’assicurazione può rivalersi sul professionista o sulla struttura sanitaria in cui opera. Da qui l’opposizione delle Regioni, nonostante anche la Commissione nazionale ECM abbia dato parere favorevole al testo. Il timore delle Regioni, infatti, sarebbe quello di non riuscire ad esercitare il controllo sulla formazione del personale sanitario, rischiando quindi di rimetterci da un punto di vista economico e tralasciando quelli che sono gli obiettivi della norma: non solo coprire eventuali responsabilità sanitarie, ma anche prevenirle, educando gli assicurati ad una migliore gestione del rischio e tutelando la sicurezza dei pazienti.

Senza dimenticare, infine, che mai come quest’anno è emersa l’importanza di una formazione e di un aggiornamento costante del personale sanitario, che andrebbero sempre evidenziati e incentivati. Pena il possibile aumento di seguaci di gruppi Facebook e manifestazioni in cui si mettono in dubbio vaccini, evidenze scientifiche e validità di farmaci. Anche questo, quindi, rientra tra gli obiettivi del testo: riconoscere premi assicurativi meno onerosi a chi rispetta quello che è comunque (lo ricordiamo) un obbligo di legge.

Sono passati quattro anni dal lontano 2017, quando la legge Gelli è stata approvata tra gli entusiasmi di tutti gli attori coinvolti. Nel frattempo, senza retorica, il mondo è cambiato. O forse no.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Aggressioni ai sanitari in aumento, Osservatorio Nazionale: «Potenziare personale e formazione»
Campagne di comunicazione, formazione (ECM e non solo) e strategie di de-escalation sono tra le indicazioni emerse nel rapporto trasmesso al Parlamento. Ad acuire il fenomeno anche la carenza di personale. Lavoro di équipe può essere strumento di dissuasione
Il questionario di verifica dei corsi FAD deve essere somministrato esclusivamente in modalità on-line?
La Formazione a Distanza (FAD) può anche essere erogata attraverso riviste (e quindi documentazione cartacea) pertanto il questionario di verifica per i corsi FAD effettuati attraverso materiale cartaceo, può essere somministrato con modalità di verifica diversa da quella on-line. Il Provider, sulla base delle indicazioni formulate dal Comitato scientifico o dal Responsabile scientifico dell’evento, rende […]
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
Danni da vaccinazione anti-Covid, novità in materia di indennizzo
La vaccinazione è un trattamento sanitario (art. 32 Cost.) che, secondo la Corte Costituzionale, ha una duplice finalità: “individuale” in quanto mira a proteggere la persona che si sottopone alla vaccinazione e “collettiva” poiché mira a proteggere gli altri dal rischio di diffusione del contagio
Sulla responsabilità penale del pediatra
Una recente sentenza si è espressa sulla responsabilità penale del pediatra: non trattenere il minore per accertamenti è omicidio colposo
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

Natale, successo virale per il video dei ragazzi dell’Istituto Tumori di Milano

Il video di ‘Palle di Natale’ (Smile, It’s Christmas Day), brano scritto e cantato dagli adolescenti del Progetto giovani della Pediatria dell’Int, in sole 24 ore è stat...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...