È allarme Chikungunya a Roma e nel Lazio: 102 casi accertati finora e il numero, a detta degli esperti, è destinato a crescere. «Fronte unito sanità e istituzioni per combattere emergenza» l’intervista a Ernesto Cappellano, Coordinatore Commissione Prevenzione OMCeO Roma
«Servono aggiornamenti costanti per il personale sanitario su malattie scomparse in Italia, i viaggi internazionali mettono a rischio il Paese, dobbiamo sempre essere preparati. È bene rinfrescare la memoria dei colleghi e l’Ordine ha anche questo compito» lo dichiara Ernesto Cappellano, Coordinatore Commissione Prevenzione OMCeO Roma che fa il punto della situazione sull’allarme Chikungunya, malattia virale trasmessa da zanzare infette che ha colpito prevalentemente il Lazio. Infatti continua a salire il numero di contagi e la Regione ha comunicato che, ad oggi, al Seresmi (Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive) sono pervenute un totale di 102 infezioni da zanzare infette.
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«È chiaro che l’Ordine di Roma non poteva rimanere indifferente a questa problematica che ha grande rilevanza sanitaria e sociale – prosegue Cappellano-. Nel Lazio, in particolare a Roma ed Anzio, si sono verificati, da questa estate, alcuni casi di questa malattia trasmessa attraverso la puntura di zanzare del genere Aedes (la zanzara tigre). I sintomi sono: febbre, forti dolori articolari, in qualche caso rash cutaneo. La malattia è tipica dei climi caldi, ma da alcuni anni cominciano a verificarsi casi anche in Italia. In genere ha una buona risoluzione e non lascia eccessivi strascichi. Per motivi di profilassi, in questo momento, sono state escluse alcune persone, quindi sono diminuite le donazioni di sangue, in particolare nelle zone della Asl Roma 2 e di Anzio e questo potrebbe avere ripercussioni per le scorte ematiche della nostra Regione. Per evitare questo e potenziare le scorte di sangue per i cittadini della Regione Lazio, sono intervenute altre Regioni».
Per fare il punto sull’emergenza e tenere aggiornati i professionisti sanitari «abbiamo ritenuto importante – spiega Cappellano – come Ordine di Roma, organizzare un convegno che si terrà il 7 ottobre presso l’aula Teatro dell’Ospedale Santo Spirito per sensibilizzare tutti i colleghi romani e far conoscere la vera situazione epidemiologica. Abbiamo invitato a parlare i maggiori esperti nazionali, tra cui il Prof. Rezza dell’Istituto Superiore della Sanità ed il Prof. Ippolito, Direttore Scientifico dello Spallanzani. Invito tutti i medici romani ad intervenire dal momento che questa malattia non è molto conosciuta nel nostro territorio».
In merito a ciò, la Regione Lazio informa, in una nota stampa, che mercoledì 27 settembre si terrà “un corso formativo per medici e pediatri sulla gestione dell’infezione da Chikungunya presso il Centro congresso dell’INMI L. Spallanzani di Roma. L’iniziativa è finalizzata a garantire una elevata capacità di gestione nei confronti di altri casi con sintomi riconducibili all’infezione nelle strutture sanitarie regionali. Il corso coinvolgerà 150 persone ed è rivolto ai dirigenti dei Dipartimenti prevenzione delle Asl con particolare riferimento ai Servizi malattie infettive, medici di Pronto soccorso, dei reparti di malattie infettive di medicina generale e pediatri. Obiettivi dell’evento formativo sono la conoscenza dell’epidemiologia clinica correlata alla Chikungunya le misure di sorveglianza e controllo dell’infezione prodotta dal virus” .