Una tre giorni di confronto tra il mondo della chirurgia plastica italiano e brasiliano. Dal 21 al 23 settembre Modena diventa la culla della medicina chirurgica ricostruttiva. Giorgio De Santis, Presidente Congresso SICPRE 2017: «Spazio ai giovani, il Congresso sarà dedicato a loro»
«La chirurgia plastica ricostruttiva prima di avere un elevato valore medico-scientifico, ha innanzitutto un ruolo socialmente utile» dichiara Giorgio De Santis, Presidente Congresso Società Italia di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica 2017. «Faccio riferimento agli interventi post terapie oncologiche che, negli ultimi anni, hanno compiuto enormi progressi nell’ambito delle strumentazioni sofisticate e delle terapie sempre più all’avanguardia».
«Fortunatamente oggi, rispetto al passato – prosegue il Professor De Santis intervistato a Modena in occasione dell’iniziativa “37 milioni in 37 giorni” organizzata da Consulcesi, realtà leader nel settore di tutela legale dei professionisti sanitari – si hanno prospettive di vita molto più lunghe e di maggiore qualità anche dopo interventi chirurgici impegnativi successivi a malattie oncologiche. Quindi – prosegue – avere una prospettiva di ricostruzione dopo una vera e propria ‘demolizione’, è fondamentale dal punto di vista psicologico ma anche per una normale integrazione sociale. Inoltre, importanti sono anche le tempistiche: stiamo lavorando per ridurre i tempi di intervallo tra intervento di asportazione di un tumore e ricostruzione successiva».
Di chirurgia ricostruttiva, micro-chirurgia post oncologica e tempi operativi «se ne parlerà approfonditamente in occasione del 66° Congresso SICPRE previsto dal 21 al 23 settembre» dichiara De Santis che per l’occasione ricoprirà il ruolo di Presidente congressuale. «Auspico, in previsione dell’evento, una grande affluenza soprattutto perché, per la prima volta, abbiamo organizzato un incontro congiunto con l’importante Società Brasiliana di Chirurgia Plastica che, nell’immaginario collettivo, è la fondatrice della chirurgia plastica in termini universali». Infatti il Brasile è considerato la “terra promessa” della chirurgia plastica e un confronto fra professionisti brasiliani e italiani «sarà un interessante momento di confronto».
«Ci tengo a precisare inoltre – conclude il Presidente – che il Congresso sarà rivolto in particolare ai giovani, (per cui abbiamo ridotto le tariffe di registrazione) perché crediamo molto in un contributo scientifico degli specializzandi e dei neo specialisti che rappresentano il futuro della categoria».